Mercoledì 24 Aprile 2013 il Gran Teatro Geox di Padova ha ospitato Arisa e una delle tappe dell’ Amami Tour che prende il nome dal terzo disco di inediti che la cantante ha pubblicato nel 2012, “Amami”, appunto. Una serata, quella padovana, resa unica non solo dall’interpretazione offerta al pubblico da Arisa ma anche dalla perfetta acustica che contraddistingue Il Teatro della Zed, location sicura e ben organizzata per gli eventi dei più grandi artisti.
Il concerto inizia sulle note di “Habanera“della Carmen di Bizet: Arisa compare in penombra su un trono rosso e oro, mentre un fascio di luce illumina il maestro Giuseppe Barbera nell’interpretazione al pianoforte, accompagnato dal resto della band. Partenza ad effetto dunque per lo spettacolo che subito entra nel vivo: Arisa si alza e si presenta al suo pubblico indossando un abito lungo nero interpretando cover famose da “Toxic“, “Wake me up before you go-go” a “Sweet dream madley” e “Dancing Queen”, in cui la sua padronanza vocale evoca la grande Withney Houston. Arisa confessa anche di non padroneggiare un inglese perfetto, di non riuscire mai a imparare completamente tutte le parole di una canzone, anzi sottolinea : “ spesso sistemo una parola e subito dopo ne sfascio un’altra” poi sorride al pubblico che applaude.
Dopo aver interpretato con elegante ironia e malizia la canzone “Kobra” di Donatella Rettore, si allontana dietro le quinte, lasciando il palcoscenico ai suoi musicisti che eseguono “Gelosia” di Adriano Celentano. Quando torna sul palco, Arisa sfoggia un nuovo abito passando dal nero al flower colour, con la stessa naturalezza con cui passa dal genere melodico al pop- jazz – swing. Il concerto continua e lei che interpreta i suoi brani più famosi. Canta ” Ma l’amore no” e parla de “L’uomo che non c’è” ma racconta anche di sentimenti forti in “Amami” e “Meraviglioso amore mio“. Capace di interpretare “New York New York ” incantando e coinvolgendo, conferma così l’intensità della sua crescita musicale avuta in questi ultimi anni.
Giovane, bella e simpatica, per tutta la serata ha reso lo spettacolo particolarmente piacevole, incorniciandolo con battute e brevi riflessioni, arrivate al pubblico con semplicità e sincerità, proprio come il titolo del brano che l’ha vista vincitrice nel 2009 al Festival di Sanremo. Brano che ha conquistando anche il cuore di piccoli fan, come quella bambina che insistentemente chiedeva alla nonna seduta accanto, quando Arisa si sarebbe messa gli occhiali e il vestitino per cantare gongolando “ Sincerità”.
Presenta la sua band,composta da Giuseppe Barbera al pianoforte, Sandro Raffe Rosati al basso, Giulio Proietti alla batteria, Andrea Pistilli alla chitarra e Salvatore Mufale alle tastiere, con parole di affetto, dichiarando che è molto importante avere accanto a se persone di cui ci si puo’ fidare e che credono in te .
“Auguro Pace, pace per tutti voi”, con queste parole Arisa dedica al suo pubblico “Pace”, una dolce filastrocca che parla di tutti i sentimenti che abbiamo dentro di noi e che a volte coesistono cercando la supremazia dentro al cuore. Dopo due ore di concerto, la cantante concede un doppio bis interpretando anche brani a richiesta, seduta sui gradini del palco, a piedi nudi nel suo lungo abito rosso.
Donna dolce o ragazzina aggressiva, Arisa sa essere entrambe le cose, con la stessa intensità, lasciando comunque il dubbio che lei stessa confessa di avere : ” ci sono o ci faccio ? ” non lo sa ancora, forti gli applausi e apprezzamenti dei presenti. Lei dichiara comunque di essere legata alla sua canzone “ la mia strana verità” di cui alcune sfaccettature ancora le appartengono, anzi si corregge affermando di riconoscersi in tutti gli aspetti di questa su strana ma bella verità.
Ringrazia il pubblico e a fine serata a dimostrazione proprio del legame che unisce Arisa ai suoi fan, l’artista si è soffermata sotto il palco per autografi e foto ricordo.