Aretha Franklin: cinque motivi per cui la ameremo sempre

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Nei giorni scorsi si erano fatte sempre più insistenti le voci sulle preoccupanti condizioni di salute di Aretha Franklin. Oggi, purtroppo, è arrivata la triste notizia della sua morte.

The Queen of soul ci ha lasciati a 76 anni ma, come accade sempre con leggende di questo calibro, potremo ascoltare la sua voce inconfondibile per sempre. Aretha Fanklin ha segnato la storia della musica. Cresciuta con una forte educazione religiosa, ha iniziato a cantare fin da piccola, seguendo il padre, che era ministro di una comunità religiosa. Trascorse con lui molti anni, nonostante fosse un uomo violento e alcolizzato; la madre lasciò la famiglia quando Aretha aveva appena sei anni. La musica è stata fin da subito la sua salvezza e non ci volle molto prima che qualcuno notasse la sua voce. Firmò il suo primo contratto con la Columbia ma conobbe il vero successo solo diversi anni dopo, quando passò alla Atlantic Records. Sono tantissimi i momenti della sua carriera degni di nota e i bellissimi brani che ci ha regalato, abbiamo deciso di raccoglierne 5 per raccontare questa figura iconica della musica soul e r’n’b.

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1. Quando ha sostituito Luciano Pavarotti

Nel 1998 Luciano Pavarotti era stato chiamato a cantare alla cerimonia di premiazione dei Grammy Awards. Avrebbe dovuto cantare “Nessun dorma“, il celebre brano della “Turandot” di Puccini e pezzo forte di Pavarotti. Il tenore si diede malato, così fu chiesto ad Aretha Franklin di sostituirlo. In soli 20 minuti riuscì a preparare una performance che passò alla storia. Lo interpretò nuovamente nel 2015 a Philadelphia, in occasione della visita di Papa Francesco.

 

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