Per gli Arcade Fire nuovo contratto e nuovo disco (con polemica)

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The Arcade Fire

Gli Arcade Fire stanno recentemente facendo parlare di sè nel bene e nel male.

La band indie rock canadese ha siglato un nuovo contratto della durata di due anni con la Columbia Records, che è parte della Sony Music Entertainment. L’ultimo disco del gruppo il vincitore del Grammy del 2013 “Reflektor” fu pubblicato dalla Capitol Records, che è invece parte della Universal Music Group.

La band ha infatti recentemente dato alle stampe un nuovo singolo a sorpresa, “Everything now” che è stato venduto come vinile nei negozi del Primavera Sound festival in Barcelona e che dovrebbe essere il nome del nuovo disco. Su questo disco inoltre da poco ci sono anche le indiscrezioni di un account Twitter, EverythingNowCo, che nelle ultime ore ha rivelato sotto forma di anagrammi i titoli delle canzone che figureranno nel prossimo album degli Arcade Fire. La band ha chiesto in maniera decisa di “smetterla di postare gli anagrammi” e che avrebbe comunicato “i titoli delle canzoni quando sarà il momento” ma questo non ha fermato l’anonimo che ha diffuso il nome anagrammato delle dodici tracce del nuovo disco: “Wow Thong Inversely”, “Worthy Evening”, “Fine Golf Sis”, “Rectum, Roofer, Cat”, “Peep Rant”, “My Rich Set”, Tenant Fist Infection”, “Tit Fin Entwines Colon”, “Electric Lube”, “God Among Odd”, Your Nun Mom, Peyote” e “Two Revolves Needed”.

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Arcade Fire

Il gruppo ha anche annunciato i dettagli del nuovo tour che vedrà l’America dopo le date già confermate in Europa: ricordiamo che gli Arcade Fire suoneranno in Italia il 17 luglio a Milano e il 18 luglio a Firenze in occasione del City Season Festival. Proprio in occasione di un loro ultimo concerto, quello al Primavera Sound a Barcellona, la band di Win Butler ha tenuto un concerto a sorpresa suonando per circa settanta minuti le canzoni del nuovo disco “Everything Now” e “Creature Comfort” insieme ad una dedica a David Bowie (“David Bowie mi manca così tanto. Dovunque tu sia, che Dio ti benedica”) e dimenticandosi le parole di “Rebellion”, ultima canzone del loro concerto (“Non mi ricordo le parole”).

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