Andrew Bird l’eclettico polistrumentista di Chicago arriverà in Italia per un’unica data, il 19 ottobre a Roma, per presentare il suo ultimo lavoro “Noble Beast” uscito nel 2009 e definito dalla critica come uno degli album più riusciti e interessanti dell’anno.
Noble Beast, segue il grande successo di “Armchair Apocrypha” che ha venduto più di 100 mila copie in Usa segnando definitivamente l’affermazione dell’autore. Noble Beast, ultimo lavoro in studio del geniale violinista, è stato pubblicato su etichetta Fat Possum eprodotto dallo stesso Bird segnando il ritorno alle sue vecchie atmosfere folk-pop e l’abbandono delle variazioni elettroniche che avevano caratterizzato il precedente album.
L’album è composto da 14 brani registrati nel’arco di 5 mesi: in parte presso il Beech House a Nashville con l’aiuto di Mark Nevers (Lambchop), e successivamente presso gli studi di Chicago degli Wilco a Minneapolis.
Come nei suoi numerosi precedenti lavori, Bird anche in questo album suona il violino, la chitarra e canta, fiancheggiato dal collaboratore di sempre Martin Dosh (percussion, looping, keys) da Jeremy Ylvisaker (guitar, bass, organ, shortwave) da Mike Lewis, e a nuovi compagni di viaggio tra cui Kelly Hogan, Todd Sickafoose, e la band Loney Dear.
Andrew Bird ha esordito nel 1996 con il suo primo album solista “Music of Hair” e da allora ha pubblicato una decina di album, collaborando con artisti del calibro di Jeff tweedy, Glenn Kotche, Ani Di Franco, Rufus Wainwright e Bonnie “Prince” Billy e dando vita ad uno stile raffinato e originale ed affermandosi come uno dei talenti più geniali della scena indipendente americana degli ultimi 20 anni.
