
Amy Winehouse
La morte prematura di Amy Winehouse ha lasciato il vuoto in molti fan e non solo, perchè in tanti ammiravano, almeno artisticamente, il grande talento dimostrato nei pochi anni di carriera. Era scontato che nei giorni successivi alla sua morte si scatenasse nei media la caccia alle notizie sulle ore che hanno preceduto il decesso e sugli episodi che ne hanno segnato, da qualche anno a questa parte, la carriera. Molti i messaggi di cordoglio indirizzati alla cantante che subito si sono propagati attraverso i social network da parte di importanti artisti della scena internazionale ma anche di gente comune. Purtroppo però qualcuno ha pensato bene di speculare sulla morte della giovane artista, e così non appena le agenzie di stampa hanno diramato la notizia della sua scomparsa, Microsoft UK invitava attraverso Twitter a ricordare la cantante acquistando su Zune lo speciale album “Back To Black”. Risultato? In molti si sono subito riversati nei negozi di dischi o negli store digitali per comprare le uniche due opere della compianta, facendoli balzare in vetta alle classifiche di vendita a distanza di anni dalla loro uscita. La twittata, giudicata dall’opinione pubblica di cattivo gusto ha costretto Redmond ad ufficializzare le sue scuse: “Ci scusiamo con tutti se il nostro invito a scaricare la musica di Amy Winehouse sia apparso motivato unicamente da scopi commerciali. Non era nelle nostre intenzioni”. Analoghe le scelte di Amazon e iTunes che non lasciavano dubbi all’invito a scaricare gli album di Amy. Anche in Italia non si è risparmiati nell’ utilizzare l’immagine della Winehouse anche se la scelta è stata più singolare e mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni derivanti dall’uso di droghe. Per carità, nulla da dire contro chi diffonde messaggi contro le droghe, purchè le campagne non facciano in modo che si perda di vista l’obiettivo stesso della loro esistenza. E’ quanto è successo con un manifesto che la sezione di Foggia di Forza Nuova ha lanciato su Facebook: sulla locandina che utilizza l’immagine di Amy Winehouse per lanciare un messaggio contro l’abuso di droghe si legge: “Se ti droghi, non ti Amy“.
