Messa in vendita la casa di Londra in cui è morta Amy Winehouse

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Amy Winehouse| Mischa Richter
Amy Winehouse| © Mischa Richter

E’ stata messa ufficialmente in vendita la casa di Camden Square, Londra, in cui lo scorso 23 Luglio è stata ritrovata morta Amy Winehouse. La decisione è stata presa dai genitori della cantante, che in un primo momento, qualche mese dopo la tragica scomparsa, avevano dichiarato di voler insediare proprio in quel palazzo la sede ufficiale della fondazione benefica creata in onore della figlia. Ebbene, nonostante i buoni propositi, Mitch Winehouse e consorte sono costretti a vendere quella casa perché non riescono a sostenere gli elevati costi di manutenzione. Inizialmente comprata alla cifra di 1.8 milioni di sterline, ad oggi il prezzo è salito a oltre 4.3 milioni di sterline, pari a 3.5 milioni di euro.

Amy Winehouse aveva comprato quella casa nel 2010, un edificio nel rinomato quartiere londinese di Camden, dotata di tre camere da letto, una suite con soffitto a volta, tre saloni, un giardino privato, sistema di telecamere a circuito chiuso, stanze insonorizzate, una sala d’incisione.

Il prezzo così elevato con cui l’immobile è stato messo in vendita sembra essere lievitato rispetto a quello di acquisto per tutte queste caratteristiche aggiunte in seguito tramite vari lavori e ristrutturazioni.  Il dubbio, però, che non si tratti di lievitazione del tutto naturale, bensì catalizzata dal fatto che quella casa non solo sia appartenuta a lei, ma anche che lì dentro lei sia morta… beh, viene. D’altra parte non ci stupirebbe se si venisse a sapere che è stata acquistata da un qualche fanantico della cantante, simili storie di ordinaria follia sono all’ordine del giorno, ahinoi.

Amy Winehouse| Mischa Richter
Amy Winehouse| © Mischa Richter

Fatto sta che, se per qualcuno la vendita di questa casa può rappresentare un momento positivo, per la famiglia di Amy Winehouse è stata una scelta difficilissima. Il padre Mitch ha dichiarato alla rivista The Sun:

I Winehouse hanno deciso di mettere la casa sul mercato, con gran rammarico. Amy amava quella casa ma nessuno della sua famiglia si sentiva di poterci vivere. Non era pratico tenerla vuota pagando le spese di mantenimento. E’ un posto bellissimo e potra’ essere una felice casa di famiglia per qualcun altro.

Questo era sicuramente l’ultimo elemento che teneva ancora fisicamente uniti i genitori alla figlia morta, il loro dolore è comprensibile tanto quanto la necessità pratica di mettere in vendita la casa. Per molti fan è stato un colpo duro da assorbire, dal momento che proprio quella casa era ormai diventata meta di laico pellegrinaggio per omaggiare questa cantante.

Ma gli artisti come Amy Winehouse non hanno bisogno di pseudo-santuari o luoghi-feticcio per essere omaggiati, basta prendere un loro album e premere play. Quello è il vero tributo.

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