Alessandra Amoroso: “Amore Puro”. La recensione

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Alessandra Amoroso - Amore Puro - Artwork

“Amore Puro”  è il nuovo attesissimo album di Alessandra Amoroso, sesto progetto discografico (includendo EP e cd live) che vede la produzione artistica di Tiziano Ferro e Michele Canova, disponibile da oggi 24 settembre in una duplice versione: Cd Standard e Deluxe Edition (Cd + Dvd). Il Dvd include riprese esclusive della registrazione del disco, un’intervista inedita ad Alessandra, il backstage e il video di “Amore Puro”. Dallo stesso giorno sarà disponibile inoltre la versione digitale.

Alessandra desidera dedicare questo album ai suoi fan, a cui, come lei stessa ama dichiarare, è legata da un “amore puro”, da un rapporto d’affetto sincero, che l’accompagna da anni. Per questo motivo, l’artista ha deciso di festeggiare ancora una volta insieme al suo pubblico l’uscita del nuovo disco con un evento live unico tenutosi lo scorso 21 settembre Globe Theatre a Villa Borghese (Roma) trasmesso in diretta da RTL 102.5.

Ma entriamo nel vivo di “Amore Puro” analizzando gli undici brani di questo nuovo straordinario album. La tracklist è aperta da “Da Casa Mia”, con questo inedito Alessandra debutta per la prima volta come cantautrice, in un pezzo dedicato alla sua terra: il Salento. Il brano è un diretto racconto autobiografico dell’artista, in cui esprime la nostalgia di una vita quotidiana, comune a tutti, tra le meraviglie della terra e l’affetto della famiglia come nel verso “…La voce del mare e di mia madre”.

Si prosegue con la title track “Amore Puro” di cui conosciamo già le sonorità essendo in rotazione radiofonica già dallo scorso 30 agosto. Brano che ha nascosto le meravigliose sorprese del disco stesso conservando grosso modo lo stile inconfondibile del genere italiano. Pezzo radiofonico, si parte da un fischio introduttivo e un’Alessandra che dà vita alla penna inconfondibile di Tiziano Ferro, un connubio perfetto. Un brano che Alessandra dedica ai fan, alla musica: “Quella gente, quella musica, mi indicarono un futuro e fu soltanto amore puro.”

Passiamo a “Fuoco d’Artificio”, scritto da una deliziosa voce black internazionale: Emili Sandè. Un testo adattato in lingua italiana da Tiziano, affrontata con un’arrangiamento soul/pop e un’ indomabile interpretazione da un’ Alessandra che dimostra grandi capacità vocali e comunicative univoche. Il tema principale è l’amore paragonato a un fuoco d’artificio libero di splendere nel cielo per qualche secondo e poi sparire nel cielo, nel nulla: “Fu una scintilla, forse di più, forse era niente, sembrava tutto”. Giochi di chitarre acustiche ed elettriche, arricchite da percussioni su un dolce scorrere del testo, profondo, una coinvolgente narrazione, è tra i migliori pezzi del disco.

Alessandra Amoroso - Amore Puro - Artwok
Alessandra Amoroso – Amore Puro – Artwok

“Starò Meglio” è una prima grande novità dell’album. Una frizzante base di chitarre elettriche accompagnano la voce di Alessandra che affronta in maniera inedita la solita tematica amorosa (non potrebbe essere differente data la consacrazione avuta anche dal cognome), il giorno dopo di una storia forse finita, ma che affrontando il tutto con un sorriso si può star meglio “Non starò bene, ma meglio di così”. Sul finale, dopo il secondo inciso, si scopre una parentesi parlata, un vero e proprio commento esplicito, idea davvero carina.

Il quinto brano è “Difendimi Per Sempre”, una ballata intensa che affronta tematiche anche delicate, un testo profondo, c’è chi sostiene che poteva essere il brano perfetto per far bene a Sanremo: orecchiabile, immediata, sanremese appunto.

La sesta traccia è “Bellezza, incanto e nostalgia”, forse un possibile singolo estivo con fresche melodie salentine e un pizzico di nostalgia di fine stagione. La firma è del solito Ferro, anche se al primo ascolto l’orecchio richiama le sonorità e lo stile di Biagio Antonacci, collaborazione che c’è ma non in questo pezzo.

La tracklist prosegue con due brani meno “attraenti” e “curati” di un complessivo buon risultato del disco: “L’hai dedicato a me” di Ferro e Non sarà un arrivederci”unico pezzo di Camba/Coro (scontata la presenza di almeno un traccia della coppia che ha creato una carriera ad Alessandra).

A seguire un pezzo forte, sicuramente un prossimo singolo, è nato dalla collaborazione con Biagio Antonacci: “Non Devi Perdermi”. Il brano coinvolge dalla prima nota, inconfonbile stile del cantautore milanese che accompagna Alessandra in doppia voce. Il tema principale è la delusione nella totalità del suo significato: “Fanno male le parole, certe volte vanno oltre ogni volere”. Il brano convince al primo ascolto, ad occhi chiusi.

La decima traccia del disco è la verà novità di Alessandra, la sua vera essenza, finalmente libera di far esprimere la sua anima black in “Hell or High Water”, inedito in lingua inglese inciso a Los Angeles in cui l’artista è accompagnata da un vero coro gospel. Un’ interpretazione degna del soul, una voce nera prestata ad una cantante bianca, in questo brano non sarebbe male un perfetto duetto con Anastacia.

Per conlcudere la final-track del disco è “La Vita che Vorrei”, lasciata per ultima forse non a caso. Il disco arrivati a questo punto è già vissuto, la voglia è più di ritornare nuovamente alla prima traccia che terminare quest’ultima. Una ballata un po’ pesante, anello debole del disco, probabilmente il brano che non ascolteremo in rotazione radiofonica.

“Amore Puro” è per Alessandra il disco della svolta, nuove sonorità, nuovi stili, una voce che si presta in nuovi arrangiamenti e che regala e accontenta i gusti di tutti. Si nota una evidente crescita vocale, l’impronta di Tiziano è stata sicuramente fondamentale. Un’ artista che per la prima volta si mette in gioco e supera i propri limiti, debuttando anche come cantautrice e dedicando il tempo giusto a ciò che da tempo sognava di regalare: la musica dell’ anima, il soul.

 

 

2 COMMENTS

  1. Ottima recensione! Ma non sono d’accordo per ”l’hai dedicato a me” e ”non sarà un arrivederci”,il primo ti coinvolge davvero tanto e il secondo,invece si avverte la scrittura di Camba/coro non curatissima come quella di ferro,è vero ma è comunque un bel pezzo! D’accordo invece per ”La vita che vorrei”! 😉
    Amorosini obbiettivi!

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