Addio ad Alvin Lee, storica chitarra di Woodstock

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Alvin Lee
Alvin Lee ©Facebook

Il mondo della musica piange un’altra celebre scomparsa: il cantante, chitarrista e co-fondatore dei Ten Years After, Alvin Lee. Seppur poco noto anagraficamente, tanti di voi ricorderanno il suo celebre assolo di chitarra, con il quale infiammò la marea di folla a Woodstock, durante l’esibizione con il brano “I’m Going Home”, proprio con la sua band. Pochi anni dopo, nel 1973 Lee lascia i Ten Years After, intraprendendo una carriera solista coltivata parallelamente anche dopo il ritorno con la sua band nel 1989. Poche sono le personalità che si sono distinte in questo modo durante il corso degli anni, o almeno sono davvero rari i talenti che dedicando anima e corpo alla musica, riescono a trasmettere la stessa passione ai propri fan, come in questo caso è stato capace Lee. Ad annunciare la morte dell’artista sono state la moglie e le figlie,  le quali hanno voluto tenere informati i fan scrivendo un paio di righe apparse sul sito ufficiale dell’artista:

“Con molto dispiacere vi annunciamo l’inaspettata scomparsa di Alvin, avvenuta questa mattina in seguito a delle complicazioni dopo un’operazione chirurgica di routine. Abbiamo perso un meraviglioso e amorevole compagno e padre. Il mondo della musica ha perso un grande musicista.”

Alvin Lee
Alvin Lee ©Facebook

Il mondo del rock dunque oggi è in lutto ricordando quella straordinaria esibizione del 1969, con la quale Lee è entrato nel cuore di tutti gli amanti del genere. Alvin Lee è stato fonte d’ispirazione per tantissimi chitarristi, e appartiene ad una generazione di virtuosi chitarristi che probabilmente non torneranno mai più. Alvin Lee avrebbe dovuto tenere un concerto il prossimo mese di aprile all’Olympia di Parigi, segno che l’artista era ancora in attività e che la morte sia giunta in maniera del tutto inaspettata. La storia della musica è fatta di tantissimi personaggi appartenenti al passato, dai quali non possiamo altro che trarre insegnamento. La passione di Lee per la musica non può fare altro che farci avvicinare, seppur dopo la sua morte, ad uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, accompagnato dalla sua Gibson, fedele compagna d’avventure.

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