È morto ieri mattina a Roma all’età di 82 anni Vincenzo Micocci protagonista del mondo discografico italiano e inventore del termine cantautore. E’ stato proprio Micocci che ha scoperto grandi nomi della musica italiana come Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Fiorella Mannoia
Nato il 22 maggio 1928 a Roma, divenne un appassionato di jazz fin da ragazzo e si formò come critico per L’Espresso e La Fiera Letteraria, e allo stesso tempo collaborò a programmi radiofonici musicali per la Rai.
Nel 1956 divenne direttore artistico della Rca italiana, voluto da Ennio Melis, e con il suo ingresso si aprì nel panorama musicale italiano la stagione dei cantautori. Successivamente, Micocci lavorò come direttore artistico per la Dischi Ricordi Milano, casa discografica grazie alla quale “Una lacrima sul viso” di Bobby Solo raggiunse ben un milione di copie vendute soltanto in Italia.
Fondò successivamente una nuova casa discografica Parade e It, una casa dal marchio indipendente, collegata alla Rca di Melis, che portò al successo Riccardo Cocciante, Francesco De Gregori, Antonello Venditti e molti altri grandi artisti.
Con la collaborazione del direttore artistico Michele Mondella, Micocci allargò l’orizzonte della sua casa discografica al jazz, suo primo amore, al rock progressivo e alle canzoni cantate da attori come Nino Manfredi, Laura Betti e giovani interpreti come Fiorella Mannoia. Allo stesso tempo non tralasciò la canzone d’autore tanto che vennero alla luce nuovi nomi nel panorama musicale quale Rino Gaetano, Gianni Togni, Sergio Caputo, Grazia Di Michele e successivamente, Amedeo Minghi, Mario Castelnuovo e Paola Turci.
E’ del 2009 il suo ultimo lavoro, anno in cui pubblica la sua autobiografia intitolata “Vincenzo io ti ammazzero”, dal titolo delle canzone che gli aveva dedicato Alberto Fortis.