
Papa Francesco - Foto Fb @tradizioni.barcellona melodicamente.com
Papa Francesco, il primo pontefice latinoamericano nella storia della Chiesa cattolica, è venuto a mancare.
L’annuncio è arrivato da Sua Eminenza Card Farrell “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.”
Proprio di recente la Sala stampa vaticana aveva comunicato che il Santo Padre è stato diagnosticato con una polmonite bilaterale, una condizione che ha richiesto un attento monitoraggio e ulteriori trattamenti. La nota ufficiale ha evidenziato che le indagini cliniche, comprese la radiografia toracica e la tomografia computerizzata (TAC), hanno rivelato un quadro complesso, segnato da un’infezione polimicrobica su una base di bronchiectasie e bronchite asmatiforme. Questo scenario ha reso necessario l’uso di terapie antibiotiche e cortisoniche, rendendo il trattamento terapeutico particolarmente difficile.
Nonostante le difficoltà, la comunicazione vaticana ha sempre sottolineato che Papa Francesco ha mantenuto un buon umore. In un momento delicato come questo, il pontefice ha continuato la sua routine di preghiera e riflessione. Ha ricevuto l’eucarestia e ha dedicato tempo alla lettura di testi spirituali, riflettendo così il suo profondo impegno nella vita di fede, anche in un periodo di sfide personali. La sua richiesta di preghiere da parte dei fedeli ha sottolineato non solo il suo bisogno di sostegno spirituale, ma anche il suo legame con la comunità globale di credenti che lo hanno seguito e amato.
La salute di Papa Francesco
La polmonite bilaterale è una condizione seria, che può colpire anche le persone più giovani, ma è particolarmente preoccupante in una figura di spicco come Papa Francesco, nato nel 1936. La sua età avanzata e le sue precedenti condizioni di salute hanno reso necessaria una particolare attenzione medica. È importante notare che il pontefice ha affrontato in precedenza problemi di salute, tra cui un intervento chirurgico al colon nel luglio 2021, il che ha reso il suo stato di salute ancor più significativo. La gestione delle sue condizioni mediche è essenziale non solo per il suo benessere personale, ma anche per il funzionamento della Chiesa cattolica, che dipende dalla sua leadership.

Un messaggio di speranza
La figura di Papa Francesco è diventata emblematica per il suo approccio umanista e compassionevole alla guida della Chiesa. Fin dal suo insediamento nel 2013, ha cercato di riformare e modernizzare la Chiesa cattolica, rendendola più accessibile e attenta ai problemi contemporanei. Le sue encicliche, come Laudato si’ e Fratelli tutti, affrontano questioni cruciali come la crisi ambientale e la necessità di una maggiore solidarietà tra i popoli. Questi messaggi sono ancora più rilevanti in un momento in cui il mondo affronta sfide globali come il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali.
In questo periodo di prova per Papa Francesco, la sua figura rimane un faro di speranza e amore per milioni di persone in tutto il mondo. La sua resilienza e il suo spirito indomito sono esempi di come la fede possa fornire conforto e direzione, anche in tempi di incertezza. La sua vita e il suo operato continuano a ispirare, e la comunità cattolica, unita nella preghiera, si prepara a sostenere il suo cammino verso la guarigione.
Il 13 marzo 2013, il mondo ha assistito a un evento storico: l’elezione di Jorge Mario Bergoglio, un gesuita argentino, come 266° Papa della Chiesa cattolica. Con il nome di Francesco, in onore di San Francesco d’Assisi, il Papa latinoamericano ha iniziato un pontificato che avrebbe segnato una svolta nella storia della Chiesa, portando con sé un rinnovato spirito di umiltà, ecumenismo e apertura al dialogo interreligioso.
Le origini e il cammino verso il sacerdozio
Nato a Buenos Aires nel 1936, da una famiglia di emigranti piemontesi, Bergoglio non intraprese subito la carriera ecclesiastica. Dopo essersi diplomato come tecnico chimico, nel 1957 fece una scelta che avrebbe cambiato il corso della sua vita: entrò come novizio nella Compagnia di Gesù. Gli studi umanistici lo portarono in Cile, e successivamente si laureò in Filosofia all’Università di Buenos Aires. La sua formazione accademica si estese anche a discipline come la Letteratura e la Psicologia, e tra il 1964 e il 1967, Bergoglio fu professore di queste materie.
Nel 1969, dopo aver completato gli studi, venne ordinato sacerdote, e successivamente pronunciò i voti perpetui nel 1973. La sua carriera sacerdotale iniziò con esperienze di insegnamento, che culminarono nel ruolo di preside della Facoltà di Teologia e Filosofia di San Miguel, un incarico che ricoprì dal 1980 al 1986. In seguito, Bergoglio divenne direttore spirituale e confessore nella città di Córdoba, e nel 1992 fu nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires.
Nel 1997, Bergoglio divenne arcivescovo coadiutore di Buenos Aires, per succedere, l’anno seguente, al cardinale Quarracino alla guida dell’arcidiocesi. Fu creato cardinale da Papa Giovanni Paolo II nel 2001, e dal 2005 al 2011 presiedette la Conferenza episcopale argentina. Il 13 marzo 2013, Bergoglio fu eletto Papa, scegliendo il nome di Francesco. La sua elezione avvenne dopo la storica rinuncia di Papa Benedetto XVI, e con il suo pontificato, la Chiesa cattolica iniziò una nuova era.
Il rinnovamento della Chiesa
Fin dal suo primo discorso da Papa, Francesco ha cercato di rinnovare la Chiesa, portando al centro del dibattito temi come la misericordia, il dialogo e la povertà. La sua visione inclusiva e la sua attenzione alle questioni sociali e ambientali hanno definito il suo pontificato. Uno dei tratti distintivi di Papa Francesco è la sua capacità di parlare alla gente, di aprire la Chiesa a nuove prospettive, senza rinunciare ai principi della fede.
Le sue encicliche, come Lumen fidei (2013), Laudato si’ (2015), e Fratelli tutti (2020), hanno toccato temi cruciali per il mondo contemporaneo, dalla fede alla giustizia sociale, dall’ambiente alla fraternità tra popoli. Con Laudato si’, in particolare, Francesco ha sollevato un grido di allarme riguardo alla crisi ecologica globale, invitando tutti a una maggiore cura della Terra come “casa comune”.
Il Giubileo Straordinario della Misericordia, indetto nel 2015, ha rafforzato ulteriormente il messaggio di apertura e perdono che Papa Francesco ha cercato di portare nel cuore della Chiesa cattolica. Le sue parole e i suoi gesti, come l’incontro con il patriarca ortodosso di Mosca, Kirill, hanno avuto un forte impatto ecumenico, dimostrando il suo impegno per la costruzione di ponti tra le diverse religioni e culture.
Papa Francesco ha anche arricchito il dibattito teologico e spirituale con una vasta produzione di scritti. Tra i più noti vi sono Solo l’amore ci può salvare (2013), La felicità in questa vita (2017), Oltre la tempesta (2021), e il recente Spera (2025). Questi testi riflettono la sua profonda riflessione sulla condizione umana, la misericordia divina e l’importanza della fede in un mondo in rapido cambiamento.
Nel corso del suo pontificato, Francesco ha viaggiato molto, compiendo numerosi pellegrinaggi in tutto il mondo, visitando paesi segnati da conflitti, povertà e ingiustizie sociali. La sua predicazione si è sempre concentrata su temi di pace, giustizia e solidarietà, invitando i cristiani a essere testimoni credibili e attivi della loro fede nella vita quotidiana. La sua visione di un mondo più giusto e fraterno ha trovato concretezza anche nell’impegno per la pace: il Papa ha più volte lanciato appelli per fermare le guerre e i conflitti, come quello in Siria, e ha cercato di mediare in situazioni difficili, come il dialogo tra Israele e Palestina.
Papa Francesco ha sempre cercato di rimanere vicino alle persone. La sua semplicità e umiltà sono diventate tratti distintivi del suo pontificato. La sua attenzione ai più poveri, agli emarginati e agli esclusi della società lo ha reso particolarmente amato dalla gente comune.