I Franz Ferdinand sconvolgono Torino. La recensione del concerto

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Lunedì 7 Dicembre 2009, al solito in via non ufficiale, abbiamo assistito al concerto dei Franz Ferdinand al PalaTorino (l’ex Palastampa di Torino), in uno spettacolo veramente emozionante e coinvolgente. Alex Kapranos, Bob Hardy, Nick McCarthy e Paul Thomson sanno sempre come rappresentare al meglio in una esibizione live le loro canzoni. Vi presentiamo la nostra recensione.

Ci si aspettava poco dal loro concerto dopo aver visto il palco, in una porzione minima del Palatorino e con una scenografia ridotta all’osso con solo una serie di pannelli a led dietro gli artisti. Non è stato per nulla così, dopo l’ingresso sul palco dei Franz Ferdinand, per circa due ore il pubblico non si è risparmiato dal saltare e cantare a più non posso.

Quella dei Franz Ferdinand sembra quasi la risposta ai Muse, gli Scozzesi che nel loro piccolo rispondono agli Inglesi, ma anche se sfida non fosse, nella 3 giorni di Torino è d’obbligo il pensiero del confronto. Il quartetto indie rock già dall’ingresso è deciso a far divertire il pubblico, ri-arrangia ogni brano, lo perfeziona e uno dietro l’altro tira fuori i più grandi successi in una originale ed unica versione.

L’onore del brano di apertura va a “Bite Hard“, che già basta ad infiammare il pubblico e a far saltare tutti i presenti sul parterre. Le successive “The Dark Of The Matinée” e “No You Girls” non sono da meno, anche se l’inizio è un attimino sottotono per entrambe, subito dopo sembra proprio che i Franz Ferdinand vogliano tirare fuori tutto il fiato delle persone presenti al concerto.

Ma non è tutto, il quartetto scozzese va in un crescendo spettacolare, passa in rassegna “Tell Her Tonight”, “Do You Want To”, “Live Alone”, “Michael” e “Can’t Stop Feeling”, ma quando è il momento di “Take Me Out” che si arriva al primo picco. tutto il pubblico canta senza più freni, si salta e sullo sfondo continuano a passare video in stile urbano.

La complicità con il pubblico allo stato totale arriva quando è il momento di “40′”, dove tutti insieme ancora una volta si canta. Forse piccola nota negativa è che dopo un pò il ritmo diventa sempre lo stesso e potrebbe stancare.
Prima di congedarsi per il bis i Franz Ferdinad ci deliziano con pezzi vicino alla psichedelia e con un quartetto alle percussioni che è a dir poco scatenato e solo la presenza al concerto da modo di capire la qualità artistica dei quattro membri della band.

Per il bis vengono proposte “Walk Away”, “Darts Of Pleasure”, la cover “All My Friends” ed infine il lunghissimo pezzo dub che sa quasi di dance floor “Lucid Dreams”, sicuramente ben fatto ma che potrebbe non essere piaciuto ai non amanti del genere.

Così si passano gli album dall’omonimo “Franz Ferdinand” all’ultimo “Tonight: Franz Ferdinand”, passando per “You Could Have It So Much Better” senza lasciare di lato il richiamo a “Blood: Franz Ferdinand”. I Franz Ferdinand hanno dato il meglio del loro repertorio nella migliore delle forme e noi ci siamo goduti lo spettacolo con gioia.

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