Spin: i 50 migliori dischi del 2011

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Fucked Up - David Comes To Life
Fucked Up - David Comes To Life

La rivista statunitense Spin, come di consueto ha stilato la classifica di fine 2011; dopo le abbuffate natalizie, viene spontaneo pensare all’ultimo giorno dell’anno per trarre un bilancio di quest’anno che, musicalmente, contrariamente da altri ambiti, ci ha regalato molte soddisfazioni. Spin, magazine fondato nel 1985 da Bon Guccione Jr. e considerata ormai da anni una rivista culto del genere, ha sempre avuto come priorità quello di fornire una copertura musicale molto ampia: dal pop commerciale, fino al rock, all’elettronica ma soprattutto all’hip – hop.

Forte di una versione digitale, un’applicazione per iPad e altre peculiarità tecnologiche, il magazine ha così spiegato i cinquanta dischi che secondo lo staff hanno segnato questo 2011:

And nowhere moreso than in our Album of the Year, a towering epic that made very little literal sense yet spoke meaningful volumes. Similarly, after reading this list you may feel like Alice in Wonderland after she read the poem “Jabberwocky”: “Somehow it seems to fill my head with ideas — only I don’t exactly know what they are! However, somebody killed something: that’s clear, at any rate.” Onward to 2012, the Mayan cataclysm awaits! CHARLES AARON

Fucked Up - David Comes To Life
Fucked Up - David Comes To Life

Lo staff della rivista ha dunque spiegato che la sensazione prodotta da questo 2011 è quella di Alice nel paese delle meraviglie, grandi novità ma anche clima assurdo, caotico e pieno di idee. Vediamo brevemente le posizioni che vanno dalla 10 alla 50, approfondendo meglio, dunque, i primi dieci album nella classifica annuale: posizione cinquantesima per Britney Spears che con “Femme Fatale” ha sancito il suo ritorno sulle scene musicali, così come Dave Grohl e soci che con “Wasting Light” hanno ottenuto la quarantaseiesima posizione. Non manca certo Beyoncé che con “4” conquista il 39° posto nella classifica, preceduta da Zola Jesus di cui abbiamo avuto modo di sottolineare la particolarità musicale della bionda artista.

Lady Gaga ottiene la posizione ventinove con “Born This Way” così come Drake, alla posizione ventidue, che con “Take Care” ha fatto molto parlare la stampa musicale in questo 2011. Avvicinandoci alle posizioni calde della classifica troviamo alla diciannovesima posizione gli M83 con il visionario “Hurry Up, We’re Dreaming” preceduto da Bon Iver alla posizione quattordicesima.

Approfondiamo però meglio le prime dieci posizioni della classifica proposta da Spin:
1. Fucked Up – David Comes to Life
2. Pj Harvey – Let England Shake
3. EMA – Past Life Martyred Saints
4. Kurt Vile – Smoke Ring for My Halo
5. Girls – Father, Son, Holy Ghost
6. Danny Brown – XXX
7. The Rapture – In the Grace of Your Love
8. G-Side – The One…Cohesive
9. Wild Flag – Wild Flag
10. Lykke Li – Wounded Rhymes

La band canadese dei Fucked Up sembrano aver fatto il disco dell’anno e, giudicato davvero molto bene dalla maggior parte della critica, ha addirittura ottenuto il primo posto nella classifica di Spin. Il genere è quello di un hardcore punk progressivo e sinfonico. La storia di “David Come To Life” è quella di un operaio, David, di una fabbrica di lampadine che un giorno incontra una ragazza di cui s’innamora perdutamente ma, purtroppo, la donzella muore. Seconda posizione molto prevedibile per Pj Harvey di cui viene elogiato la voce e il suo personalissimo modo di dipingere storie con un album che va ancora sentito, riascoltato e riscoperto. Ultimo gradino del podio per EMA, Erika M.Anderson, cantautrice proveniente dal South Dakota che con l’album “Past Life Martyred Saints” ha ricevuto da subito un buon riscontro da parte, oltre che da Spin, da NME, Pitchforx e Rolling Stone.

Quarta posizione per il chitarrista trentenne Kurt Vile che, circondato da altisonanti influenze, da Bruce Springsteen fino ai Fleetwood Mac, Bob Dylan e molti altri, ha prodotto un piccolo gioiello musicale davvero molto amato durante questo 2011. Quarto album ufficiale della carriera di Kurt Vile, Smoke Ring For My Halo merita la quarta posizione, secondo la rivista, in quanto la sua musica va oltre la splendida chitarra.

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