Patrick Wolf in concerto a Torino, il reportage

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Patrick Wolf sul palco | © MelodicaMente

Patrick Wolf supera a grandi voti uno degli scogli fondamentali di qualsiasi carriera musicale: un concerto acustico è una prova essenziale per qualsiasi band, musicista o cantautore che si rispetti.Gli strumenti, molto spesso, possono oscurare una voce, possono rendere una canzone migliore o forse anche peggiore. Quando in una carriera, manca almeno una esibizione acustica, ci sarebbe davvero da spaventarsi o per lo meno, iniziare a ricredersi sulle potenzialità del gruppo in questione.

Wolf, di questi problemi non ne ha; lui che gioca continuamente con la sua voce e gli strumenti, senza avere alcun timore di spogliarsi di tutto per rimanere semplicemente sul palco con la sua voce e l’accompagnamento di Victoria Sutherland.

Lo show allo Spazio 211 di Torino

Quello andato in scena ieri, allo Spazio 211 di Torino è stato uno spettacolo vero e proprio, un concerto intimo e sensuale, con una manciata di persone, circa duecento, riunite attorno al palco in un’atmosfera che ricorda profondamente quella di qualsiasi pub e non certo di uno spazio live. Patrick Wolf si fa attendere più del previsto, il concerto inizia infatti alle 22.30, ma l’esibizione vale sicuramente l’attesa e il prezzo del biglietto.

Un musicista nel vero senso del termine che passa dal suo amato pianoforte, all’arpa, all’ukulele, al violino con una facilità disarmante. Ancor prima che un cantante, lui stesso si è sempre definito un musicista e questa veste totalmente acustica dello show mette in evidenza proprio questo aspetto fondamentale all’interno della sua carriera.

I brani proposti attingono molto da “Lupercalia”, suo ultimo disco giudicato dalla critica mondiale come un capitolo romantico: canzoni come “Time of My Life”, “The Future” e “Together” il cui video è stato rilasciato recentemente, suonano già in un abito costruito su misura che  Wolf mette in scena con una facilità disarmante.

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Patrick Wolf | © MelodicaMente

Lo show inizia con il cantante vestito molto retrò, con giacca scura e camicia colorata con tanto di capello, che lasceranno  posto solo alla camicia poi sostituita con una maglia luccicante argentata nella parte finale del live, per l’uscita del bis.

Il musicista accontenta qualsiasi gusto e parametro musicale di qualità: differentemente da molti gruppi, può vantare  un pubblico davvero molto variegato e, ieri sera, allo Spazio 211 tutti sembravano entusiasti di questo personaggio inglese. Da sottolineare una voce che risulta stabile, potente e assolutamente senza sbavature dall’inizio alla fine; anche in questo caso, una menzione maggiormente positiva va fatta appunto alla volontà di uno show acustico: particolarmente in forma si scopre in lui anche un carattere molto disponibile. Fra una canzone e l’altra sorride moltissimo, evidentemente emozionato e diverte il pubblico con piccoli siparietti, tentando più volte di parlare in italiano, sforzo che va sicuramente apprezzato.

Patrizio Lupo, come lui stesso si è chiamato ringraziando il pubblico prima di chiudere lo show, ripete in continuazione “grazie” agli ascoltatori, mostrando un temperamento che dovrebbe essere preso da modello per moltissime star musicali che si ritengono tali ma che non hanno neanche un pizzico delle sue capacità musicali.

Abbracciando il pubblico nelle prime file, conclude ringraziando Torino e allo stesso modo ognuna delle persone nel pubblico presente vorrebbe ringraziare quel musicista così particolare ma nello stesso tempo umile che ha riuscito a donare un’ora e mezza di musica splendida.

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Patrick Wolf sul palco | © MelodicaMente

Da menzionare anche la versione acustica di “The Magic Position” contenuta nel disco omonimo targato 2007. Lo Spazio 211 ieri sera ha vissuto di un momento musicale di altissimo livello anche grazie all’apporto di  Victoria Sutherland, colei che ha accompagnato, con  classe estrema, dall’inizio alla fine la performance di  Wolf che ha confermato il fatto che la violinista lo accompagnerà in tutto il tour italiano.

Leggendone la biografia si scopre che Victoria ha iniziato a studiare il violino all’età di quattro anni in una delle più famose scuole musicali di Mosca.Una vita completamente dedicata alla musica che la fa viaggiare fra l’Inghilterra, Malta, Salisburgo e altre destinazioni, per coronare il suo sogno. Victoria ha accompagnato le registrazioni degli ultimi album di Patrick Wolf e l’affinità musicale con il musicista è davvero palese sul palco.

Uno show che resterà nella memoria di coloro che amano particolarmente i live acustici; uno show che acquista punti positivi per la splendida atmosfera intima; uno show che mostra il potenziale di Patrick Wolf che a grandi passi sta sempre più acquistando visibilità ma che, rimane un prodotto di estrema qualità musicale.

Ricordiamo infine che lo show a Milano, questa sera, è stato spostato al Tunnel per motivi organizzativi, la location adibita inizialmente doveva essere la Fabbrica del Vapore; contrariamente alla data torinese, quella nel capoluogo lombardo è già sold out da tempo.

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