Tiziano Ferro: “L’amore è una cosa semplice”, l’intervista

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Tiziano Ferro | © Ian Gavan / Getty Images

Ormai manca davvero poco all’uscita del nuovo e attesissimo album di Tiziano Ferro “L’amore è una cosa semplice“, disponibile nei negozi dal 28 Novembre ed in questi giorni cominciano le anteprime e le interviste con la stampa. Tiziano si è confessato stavolta ai microfoni del Tgcom raccontando com’è stato lavorare per questo nuovo album dopo un lungo periodo di isolamento forzato durato quasi tre anni, lontano anche dal canto, come afferma lui stesso:

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Tiziano Ferro | © Ian Gavan / Getty Images

Volevo solo scrivere, non cantare. E poi era giusto così anche per iniziare un percorso importante per me stesso. Quando ho ricominciato a cantare mi sono addirittura rivolto a una logopedista e a tutti i foniatri possibili e immaginabili. Un po’ come è successo nel film “Il discorso del re”. Ero carico di tensioni anche in alcune parti del corpo. Ho cercato di studiare per rendere più fluido il respiro. Ho fatto degli esercizi sdraiato a terra in cui ad un certo punto mi addormentavo e altre volte mi esercitavo con le bolle di sapone. La logopedista alla fine mi ha rassicurato “non hai nessun problema”. Mi sono rovinato la vita per l’amore e nell’attesa dell’amore. Non capisco le persone che vedono l’amore come un progetto sovrastrutturato e quindi lo riempiono di tormento. Nel momento in cui ho vissuto me stesso in maniera più semplice e tranquilla, mi sono state chiare molte cose. L’uomo in qualche modo deve complicare le relazioni, renderle più tormentate. Forse perché sono più affascinanti… Ecco il titolo “L’amore è una cosa semplice”. Perché rovinarsi la vita? Negandosi l’amore in modo masochistico? Spero che alcune persone capiscano, grazie anche a questo cd, il messaggio e altre chiudano storie inutilmente dannose

Tiziano Ferro parla di questo nuovo album in maniera a dir poco entusiastica:

Questo era il disco che sognavo di fare da anni e servivano le canzoni adatte per poter registrare il tutto in questa maniera: coinvolge musicisti di ogni tipo. In segreto scrivevo canzoni che potessero avvicinarsi ed esplorare mondi diversi come lo swing, il bossa nova. Mi piaceva l’idea di aggiungere un piccolo margine di rischio. Se c’è un privilegio di cui mi sento investito è quello di poter essere ascoltato da tante persone qualunque cosa io faccia. Invece di sentirmi sotto pressione per il nuovo disco, mi sentivo ispirato di poter inserire qualcosa di diverso in questo lavoro. Mi sento soddisfatto

Molta era la curiosità relativa al recente “coming out” di Tiziano e della sua omosessualità, e lui affronta l’argomento senza remore:

Questa cosa me l’hanno fatta notare in molti ma non è stata volontaria. Io correggo molto poco i testi, è un lavoro di inconscio. Tutto ciò che è successo negli ultimi anni è stato fatto in una sorta di bolla nella quale io ero allo stesso tempo il carceriere e il carcerato. E’ quello il processo più complicato da superare, l’autocommiserazione. Sai che non ti so rispondere a questa domanda sui nuovo testi? (ride) Oddio… Beh, “La differenza tra me e te” parla al maschile no?

Il disco è pieno di collaborazione eccellenti, come John Legend, Nesli e Irene Grandi. Collaborazioni che per Tiziano Ferro si sono rivelate positivissime:

Anni fa stavo lavorando in uno studio e ascoltai il provino di Irene. Poi passarono gli anni, nessuno la incise. Poco tempo fa lei mi chiede se avevo una canzone per lei. Alla fine a Irene non piaceva il pezzo che aveva scritto per sè, non se lo sentiva. A me piaceva molto. E così l’ho fatto mio. Molti cantanti mi avevano mandato dei loro pezzi ma mi sono divertito ad interpretare questo brano “non mio”. Ho ascoltato la canzone di Nesli, il fratello di Fabri Fibra e mi sembrava quasi che un amico parlasse di me. E’ come se un vecchio amico, uno di quelli che mi conosce da sempre, avesse scritto una lettera per raccontare a me chi sono, la mia storia. Non sbagliando nulla, dicendo solo cose vere. E in maniera molto profonda. Ho voluta cantarla io e mi sono reso conto che quella era la canzone che mancava all’album: si intitola “La fine”. E così ho deciso di inciderla. Spero di lavorare ancora insieme con lui. Nesli ha molto altro da dire oltre alla musica hip hop in cui viene inserito come contesto. Con John Legend è stato un dono dal cielo: mi hanno contattato per chiedermi se mi sarebbe piaciuto conoscerlo. Sembrava surreale, è nata in corsa, due giorni prima di stampare il disco. Gli ho segnalato alcune canzoni del disco e lui ha scelto poi quella finale che abbiamo inserito. E’ avvenuto tramite Skype perchè non c’erano possibilità di interagire, visto i tempi stretti.

A chi gli fa notare che l’uscita di questo album sembra quasi il festeggiare virtualmente dieci anni di carriera lui risponde così:

Questa, in realtà, è un po’ una mia raccolta. Molti avrebbero fatto un greatest hits. E in parte lo è perchè nasce dal compendio di quello che ho fatto in questi ultimi dieci anni, del percorso umano che ho affrontato. L’atteggiamento vocale si sente, si percepisce anche la moltitudine di dischi che ho ascoltato in questo lungo tempo. E’ diventato una sorta di elementi diversi che ho raccolto in questi anni.

Prima di finire l’intervista, Tiziano Ferro ci tiene a “svelare” un paio di sorprese per i prossimi mesi:

Sto mettendo le basi per il nuovo tour. Sarà divertente, dinamico senza robe troppo concettuali né teatrali. In genere in mente faccio sempre una “scaletta di fantasia e di speranze” in cui metto i brani che vorrei cantare. Ho le idee chiare su 25 brani ci sono almeno 19 o 20 singoli da inserire. Sarà dunque anche un bel modo per festeggiare i miei primi dieci anni di carriera. E in più ho collaborato con una cantante che sta preparando un grande ritorno ma non vorrei rovinarle la sorpresa… Vi piacerà. E’ del nord est ma non è Elisa.

Non ci resta che aspettare ed ascoltare.

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