Google e Youtube irrompono nel mondo della musica digitale

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Da qualche giorno Google e Youtube hanno deciso di entrare da protagonisti nel mondo dell’entertainment digitale, prendendo il posto delle realtà tradizionali in un mercato che si rivela ogni giorno più florido e sempre più seguito, soprattutto dai giovani. E proprio per questo i due contendenti stanno affilando le armi per quello che ha tutta l’aria di un assalto finale. Ma come? Vediamolo insieme.

Google ha deciso, per voce del suo vicepresidente e responsabile di Google Android Andy Rubin in un’intervista con la testata specializzata AllThingsDigital e in una conferenza ad Hong Kong, di fornire maggiori dettagli sul suo presunto store musicale: Google Music non sarà un semplice store per il download della musica e delle canzoni dei propri artisti e gruppi preferiti a 0,99 centesimi di dollaro al pezzo (quindi una versione in Google di iTunes e Amazon), ma avrà dentro anche “un pizzico di Google” a fare da ingrediente speciale.

Il progetto è in fase molto avanzata e potrebbe essere disponibile entro qualche settimana, anche se l’unica limitazione al momento pare siano le licenze discografiche all’interno delle singole nazioni, problema che Google sta discutendo con le major e che sembra stia portando a discussioni alquanto vivaci, visto che, come riferisce lo stesso Rubin, l’industria cinematografica non ha ancora ben capito che cosa sia Google e cosa è in grado di fare, considerando solo un motore di ricerca.

Tra le ipotesi c’è quella che Google punti ad un servizio di streaming di musica online per pc e cellulari e non semplicemente il download dei brani, obiettivo da sempre dichiarato della Apple ma mai realizzato per la casa di Cupertino per le difficoltà a trovare l’accordo con le etichette discografiche.
Si profila quindi una ennesima sfida Google-Apple, sperando che tali servizi arrivino anche in Italia.

Youtube ha deciso di avere un approccio leggermente differente alla questione: pochi giorni fa la piattaforma video ha annunciato l’apertura di un “merch store”, in pratica una sezione in cui sarà possibile acquistare diversi tipi di prodotti legati alla musica, partendo dalle canzoni e arrivando a biglietti e merchandising.

Questo nuovo negozio è stato aperto stringendo accordi di partnership con aziende già attive nel settore e porterà Youtube a proporsi come punto di incontro tra cui vorrò fruire la musica in streaming gratuito e chi invece vorrà acquistare prodotti musicali che non siano solo la semplice canzone.
Youtube non si ferma però solo alla musica, ma esplora anche il mercato televisivo, dove l’azienda ha decido di investire una cifra come 150 milioni di dollari per la produzione di contenuti originali con la creazione di 24 canali tematici. Affidandosi a colossi dell’intrattenimento, come Warner Bros e Freemantle Media e sfidando sia le emittenti generaliste che il concetto tradizionale di “televisione”: sarà da valutare attentamente dove porterà questo cambio di prospettiva, visto che Youtube è nato come sito che ha fatto dei contenuti creati dagli utenti il suo punto di forza nel corso degli anni.

Di fronte a queste due nuove realtà, resta solo da attendere la risposta dell’industria culturale e dello spettacolo tradizionale. Risposta che crediamo non si farà attendere molto.

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