La musica fa 80 – Bangles

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Buongiorno signore e signori e benvenuti ad una nuova puntata di “La musica fa 80”, la rubrica sul favoloso e scintillante mondo degli anni Ottanta. Oggi andremo ad indagare su quello che può essere considerato il gruppo al femminile più famoso di quel tempo. Signori, ma soprattutto signore, ecco a voi le Bangles.

The Bangles 3

Le Bangles nascono a Los Angeles il Dicembre del 1980 dall’incontro tra Susanna Hoffs (chitarra e voce) e le sorelle Vicki e Debbi Peterson (rispettivamente chitarrista e batterista). La band sceglie come primo nome The Colours, per poi cambiarlo in The Supersonic Bangs e successivamente accorciarlo in The Bangs. La band fa parte della scena Paisley Underground, un suono influenzato sia dal folk-rock anni ’60 e dal punk/garage.

Nel 1981 la band produce un singolo “Getting out of hand” per la sua etichetta, la DownKiddie Records e nel 1982, Susanna Hoffs chiede ad una suo vecchio amico, Patrick Hirtz, di fare il manager per la band (e lo farà fino al 1986, quando lascerà tutto per fare carriera come chef) e la band entra nella Faulty Products, un etichetta creata da Miles Copeland.

La formazione iniziale si arricchisce della bassista Annette Zilinskas e pubblica un EP nel 1982, con il singolo “The Real World“: nello stesso anno una causa legale costringe la band a cambiare il suo nome in Bangles. Col nuovo nome, pubblicano un nuovo EP, “Banglesand”, nel 1983 ma senza successo. Altri problemi legali e l’abbandono della band da parte della Zilinkas costringono le Bangles ad entrare nella scuderia della I.R.S. Records ed ad ingaggiare Michael Steele.

Il vero e proprio album di debutto delle Bangles esce nel 1984 e si chiama “All over the place”, ed i singoli “Hero takes a fall” e “Going down to Liverpool” (un remake di un pezzo di Katrina and the Waves) riscuotono un buon successo e il video di “Liverpool” con Leonard Nimoy dà ancora maggiore risalto al gruppo, tanto da essere scelto come gruppo spalla per il Fun tour di Cindy Lauper.

L’attenzione generata dal gruppo spinge addirittura Prince a comporre una canzone per loro: “Manic Monday” diventerà un successo in Inghilterra, USA e Germania, e fa da apripista al secondo album della band, “Different Light”, pubblicato nel 1986. L’album è molto più pop del precedente e grazie alla hit “Walk Like an Egyptian“, lancia la band saldamente nel mainstream, attirando un nuovo audience, fatto soprattutto di ragazzine.

Purtroppo cominciano a sorgere dissapori tra i membri della band perchè la casa discografica, la Columbia Records, sceglie principalmente le canzoni dove la Hoffs canta, quando invece la band si divide equamente il canto e la scrittura delle canzoni. La situazione degenera quando la Hoffs recita in un film, “The Allnighter”, diretto dalla madre, e quando viene licenziato il loro manager Miles Copeland. Per fortuna il successo della loro cover del pezzo di Simon & Garfunkel “A Hazy Shade of Winter” e di “If She Knew What She Wants“, scritta da Jules Shear, calmano i dissapori tra i membri della band e portano ad un terzo disco.

Il terzo album delle Bangles, “Everything”, viene prodotto nel 1988 da Davitt Sigerson e diventa un pluri disco di platino grazie alla ballata “Eternal Flame”, nata da una visita della band a Graceland e alla fiamma eterna accesa nel memoriale di Elvis Presley.

Purtroppo le relazioni tra i membri del gruppo si deteriorano ulteriormente e la band si scioglie. La Hoffs comincia una carriera da solista (da ricordare il pezzo “My Side of the Bed“) e sposa il regista Jay Roach mentre Vicki Peterson diventa un membro dei Go-Go’s e dei The Continental Drifters. Debbie Peterson ha una breve carriera con Siobhan Maher come Kindred Spirit, mentre Steele si ritira in California.

La band comincia a parlare di reunion nel 1999, complice il marito della Hoffs, Jay Roach, che chiama la band per registrare un canzone per il film “Austin Powers; la spia che mi ha fregato”. La canzone scelta è “Get the girl”. La reunion continua con un tour nel 2000 e porta ad un album pubblicato nel 2003 dopo 2 anni di lavoro in studio, “Doll revolution”, e contiene canzoni come “Stealing Rosemary“, “Ride the Ride“, “Nickel Romeo“, il singolo “Something That You Said“, e la cover track, scritta da Elvis Costello. L’album ottiene un ottimo successo in Germania ma fallisce l’appuntamento nelle alter nazioni.

Nel frattempo le Bangles sono nominati Companions dal Liverpool Institute for Performing Arts e vengono iscritte nella Vocal Group Hall of Fame.

Nel 2005 le Bangles rompono con Michael Steele e lo sostituiscono nei concerti con Abby Travis e nell’agosto del 2007 pubblicano il loro primo DVD live, “Return to Bangleonia – Live in Concert“. Nel 2008 la band gira gli Stati Uniti in tour e fa anche spettacoli in Germania e Olanda, partecipando anche al Cornbury Festival nell’Oxfordshire in Inghilterra.
Nella primavera del 2009 le Bangles ritornano in studio per lavorare su un nuovo disco che dovrebbe chiamarsi “Sweetheart of the Sun” e dovrebbe uscire in questi giorni.

Due curiosità sulla Hoffs: ha prestato la voce per il video “We Are The Ones” che supportava la campagna presidenziale di Barack Obama ed ha inciso la canzone “Eternal flame” completamente nuda, convinta dal produttore Sigerson che le diceva che, quando Olivia Newton-John ha ottenuto i suoi successi, ha registrato le sue canzoni nuda.

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