Francesco Renga, due anime e uno stato di grazia

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Francesco Renga

Calano le luci sul proscenio del Teatro Romano di Verona lambito dalle gonfie acque dell’Adige, il crepuscolo conferisce un alone d’insolita magia all’anfiteatro mentre il brusio del pubblico che attende si fa più lieve. Come gocce di pioggia che una dopo l’altra si fanno più grosse e numerose arrivano le note degli strumenti classici che vengono accordati riscaldando l’atmosfera con una delicata emozione che dà il la alla serata. Alle note del piano entra Francesco Renga che intona delicato “Come una fotografia”. Dopo le prime canzoni si coglie subito che quello sul palco è un Renga maturo e completo che ha affinato in modo magistrale le doti innate del meraviglioso strumento vocale che ha ricevuto in dono.

Francesco Renga
Francesco Renga | cesenacard
Il live Teatro Romano per la rassegna VeronaFolk organizzata da BoxOffice Live per Provincia in Festival è un sottile equilibrio tra due mondi, due anime che contraddistinguono la sua cifra musicale: da una parte il pop vellutato e maturo e dall’altra l’anima rock, il suono dolce degli archi e quello duro delle chitarre elettriche in un equilibrio artistico il cui risultato è una gioia per le orecchie e il cuore. Come dice lo stesso cantante bresciano “la mia espressione vocale è stata divisa tra il rock crudo degli inizi, con i Timoria, e la musica leggera più elegante, espressa al meglio, credo, con il mio album ‘Orchestra e voce’, realizzato appunto con un’orchestra sinfonica”. Lo show veronese si gioca interamente su questa dialettica che porta sul palco la sua rock band e l’Ensemble Symphony Orchestra di 20 elementi diretti dal maestro Giacomo Loprieno. Renga, premiato il mese scorso in Arena ai Wind Music Awards per il disco d’oro conquistato con “Un giorno bellissimo”, propone in questo suo tour estivo una sorta di compendio della sua carriera partendo da alcuni pezzi storici dei Timoria, band con cui si è affermato, alla sua più recente produzione solista che raccoglie il materiale realizzato per il precedente lavoro artistico “Orchestra e voce”. Il recente album “Orchestra e voce” è una selezione basata su di un repertorio giocato soprattutto sulla rilettura di alcune grandi canzoni italiane degli anni Sessanta. Forte della sua indiscussa eccellenza tecnica, Renga si è cimentato con classici come “L’immensità”, “Se perdo te”, “Io che non vivo”, “Dio come ti amo”, “La voce del silenzio”, “Pugni chiusi”, che nel suo spirito rappresentano un periodo aureo, di livello mondiale, della canzone italiana. L’atmosfera dell’antico teatro veronese in riva al fiume Adige contribuisce meravigliosamente alla serata esaltando con la sua acustica le doti vocali di Renga e, da un punto di vista di location, l’esperienza estetica. La scenografia minimale ha fatto il resto come amplificatore naturale di emozioni per uno spettacolo fatto di note e luci. Come dice l’ex voce dei Timoria raccontando di questa avventura di due anime potenti che convivono e che sa forgiare in una sintesi di alto livello artistico: “La lirica mi ha sempre influenzato. Il portamento, il respiro, il vibrato: elementi che mi affascinavano. La verità, e la sorpresa, è che il mio canto, appoggiato su quel suono, è risultato adeguato. È come se si fosse trovata una sintesi all’istante. Ma il vero shock è stato sentirmi a mio agio soprattutto in concerto, dal vivo”. E anche per il pubblico si tratta di una molto apprezzata sorpresa che il live rende ancoro più ricca. Il risultato è quello di un fuoriclasse dotato di un talento enorme che può osare e spingersi in territori inesplorati oppure scegliere di restare lontano dal palco a lungo, ben cosciente di poter lasciare il segno con un solo tocco di grazia. La prima anima sinfonica propone dal vivo brani come “Ci sarai”,Raccontami”, “Ferro e cartone”, “La voce del silenzio”, “Ultima occasione” – per sola voce ed ensemble classico. Nella seconda metà della serata invece accompagnato dalla sua ‘banda’ ha proposto un mix  di pop sinfonico con “Favole”, “Un giorno bellissimo”, “La strada”,”Regina triste”, “Senza amore” e “Da lontano”. Nella prima parte ammaliante, forse per il tono più etereo degli archi e degli strumenti classici, la linea musicale potente ma misurata ha esaltato un controllo e una tecnica vocale impeccabili, attraverso il quale con grande eleganza ha offerto al pubblico una performance intima senza lesinare in sostanza e coinvolgimento. Entrambe convivono in un unicum compatto ed omogeneo che sottolinea un grande lavoro di suono e stile puliti e inconfondibili. “Alcune canzoni sono nate sotto una buona stella, in uno stato di grazia”, dice, come quello che ha saputo offrire al Teatro Romano. I prossimi appuntamenti :

  • 03-07-2011 MAGLIANO DEI MARSI (AQ) PIAZZA DELLA REPUBBLICA 11-07-2011 VARALLO SESIA (VC) PIAZZA VITTORIO EMANUELE II 15-07-2011 CASONI DI LUZZARA (RE) CASONI A TUTTA BIRRA 02-08-2011 CASSINO (FR) GLI ARCHI VILLAGE 07-08-2011 RIPACANDIDA (PZ) PIAZZA SAN PIO 18-08-2011 LERICI (SP) SPIAGGIA 19-08-2011 SANREMO (IM) TEATRO ARISTON 07-09-2011 THIESI (SS) CAMPO SPORTIVO 09-09-2011 SANNICOLA (LE) PIAZZA DELLA REPUBBLICA

 

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