Google ha deciso di omaggiare, attraverso con un doodle-chitarra interattivo a sei corde, Les Paul , padre della Gibson che oggi 9 Giugno avrebbe festeggiato il suo novantaseiesimo compleanno. Nella home page di Google, grazie al logo del gruppo di Mountain View a forma di chitarra, gli utenti passandoci sopra col mouse possono riprodurre musica, grazie a un set di corde di varie lunghezza ognuna delle quali produce una nota specifica. Les Paul, all’anagrafe Lester William Polfuss, nato a Waukesha il 9 Giugno del 1915 e morto a New York il 12 Agosto del 2009, è stato un chitarrista e inventore statunitense nonchè creatore della Gibson Les Paul. Era solo un fanciullo quando si avvicinò alla musica: a soli 8 anni inizò a suonare l’armonica per poi passare allo studio del banjo e, infine, nel 1928, a quello della chitarra. Il sogno, di diventare un musicista, svanì per lui con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che lo costrinse ad arruolarsi nei Marines. Ma Lester William Polfuss non abbandonò mai il suo sogno e neppure la crudeltà della guerra, riuscì a tarpargli le ali tanto che continuò ad esibirsi in occasione di eventi per i soldati. Negli anni quaranta dopo aver costruito una delle prime chitarre, “solid-body”, realizzò uno dei suoi sogni: aprì una sala di registrazione tutta sua, dove poter sperimentare le tecniche del suono. E’ proprio qui che nacquero il close miking, l’ echo delay, il multi-tracking ovvero la sovrapposizione di tracce: fu proprio Les Paul infatti, ad inventare la registrazione multitraccia e la tecnica delle incisioni sovrapposte, tanto che venne soprannominato “Les Paul e le sue cento chitarre“. La più grande invenzione di Lord Les Paul fu però la Gibson Les Paul: una chitarra che presenta bordi di ivoroid, a triplo filo bianco-nero nelle serie lussuose per cassa, manico e paletta, intarsi di madreperla, scasso per l’impianto elettrico sul retro senza quelle odiose mascherine di plastica visibili frontalmente, fino alle verniciature di nitro. La Gibson Les Paul è realizzata in mogano e il manico è incollato al corpo con una tecnica detta “Set-in”, dove una fresatura corrispondente alla sagoma del tacco del manico consente l’innesto di questo con un fissaggio molto solido che favorisce la trasmissione delle vibrazioni: all’interno del manico c’è un tirante in acciaio che permette di regolare le eventuali curvature della tastiera per la trazione delle corde.