Buried Dogs: D Time. La recensione

1
1048

Cerchiamo di mettere da parte per un attimo i pregiudizi che spesso ci assalgono quando sentiamo parlare di musica italiana. Qui non si tratta di pop melodico, o commerciale: i Buried Dogs sono una realtà appena nata che, nel primo singolo “D-Time” ricordano band di fama internazionale come Strokes e Foo Fighters.

Effettivamente il riff di apertura ricorda un po’ quella “Last Nightdi “Is this it” che ha reso famosa l’equipe guidata da Casablancas.

I Buried Dogs sono una band emiliana che, se non venissimo a sapere il nome del frontman (Mauro Buratti, bassista ne “Il nucleo”, che in molti ricorderanno per singoli come “Sospeso”) potrebbe benissimo essere assimilata alla scuola alternative rock made in Usa.

Il sound è pulito, orecchiabile e piacevole all’ascolto. Il ritornello porta allegria e il pezzo nell’insieme non ha nulla da invidiare ai successi d’oltreoceano.

Chiaramente, non si può formulare un giudizio complessivo; attualmente a disposizione si ha solo un singolo. Ci sono buonissimi presupposti perchè i Buried Dogs possano portare una ventata di freschezza nel nostro paese e -perchè no- dimostrare che siamo capaci anche noi italiani di metterci a correre di fianco ai “mostri sacri”.

Il video che accompagna la canzone non è nulla di memorabile, ma ricordiamoci pur sempre che fare musica in Italia significa – nella magggior parte dei casi – arrangiarsi.

Questi ragazzi si sono arrangiati bene. Vedremo se saranno in grado di portare avanti un progetto che sembra promettere ottime cose.

Buried Dogs – D Time

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.