Morgan si confessa sulle pagine di Vanity Fair

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Il 2010 per Morgan non è stato certamente un anno da ricordare in positivo: l’intervista-scandalo sulla droga, l’allontanamento dalla tv, la depressione, la terapia e le continue “guerre” con l’ex compagna Asia Argento per la figlia Anna Lou. Ma con l’inizio del 2011 Morgan si rialza e dalle pagine di Vanity Fair – che gli dedica la copertina, in edicola dal 19 gennaio – racconta la lotta per dimostrare che può essere ancora “un bravo papà”.

Morgan - Vanity Fair - artwork
I suoi avvocati hanno appena ricevuto la relazione degli psicologi nominati dal Tribunale di Roma sui suoi incontri «protetti» con la figlia Anna Lou, in cui si sottolinea l’attaccamento e la felicità della bambina nel ritrovare il padre, e «l’interesse prevalente» per lei di continuare ad avere «una frequentazione significativa con il proprio papà». “Sto facendo un percorso personale, dallo scorso aprile, sono in terapia” racconta al settimanale il cantautore e alla domanda “I suoi colleghi, in Tv, in questo periodo l’hanno approcciata in modo diverso?” Risponde –  “Macché, sono tutti drogati”. E sulla sua disintossicazione ribadisce “Non voglio parlarne nel dettaglio, perché sto contestando e criticando i metodi di disassuefazione che mi propongono. Per me la cosa fondamentale è essere capace di affrontare la genitorialità prima di tutto. Quello che posso dire è che io dello “sballo” faccio volentieri a meno, sono a favore della lucidità“. Recentemente l’ex compagna Asia Argento, alla luce delle dichiarazioni-scandalo sulla sua assunzione di droga come rimedio alla depressione, ha richiesto al tribunale la revoca della potestà parentale di Morgan sulla figlia, richiesta che sembra essere stata respinta dal tribunale: “Sì, ma non è una notizia, è normale, ovvio. Ci mancava pure che non fosse così: la revoca della potestà parentale si chiede per comprovati e gravissimi motivi, l’abuso sessuale, la violenza, l’omicidio. Adesso dico: basta dubbi su di me come padre. Ora che è stata fatta un po’ di luce e di chiarezza sul mio rapporto con la bambina e non si va più a dubitare della mia onorabilità, della mia buona fede e della mia bravura come padre, ora che vengo indicato come una persona positiva dagli esperti che mi hanno osservato con mia figlia, basta… Asia ammette davanti agli psicologi che c’è un bel rapporto tra me e Anna Lou, che per la bambina sono importante, che è una crescita per lei stare con me. Allora perché non ci si accorda?“. Lo scorso Natale Morgan si è appellato al Presidente Napolitano per intercedere sulla questione affido di Anna Lou, visto che Asia Argento portando la piccola negli USA aveva causato l’allontamento tra padre e figlia: “Mandare la lettera a Napolitano era un gesto disperato. Non mi aspettavo certo che il presidente rispondesse o intervenisse. Mi aspettavo quello che era stato pattuito in questi anni: il poter fare le visite a weekend alterni, essere presente nella vita della figlia con la naturalezza con cui posso andare a trovarla e può venire a trovarmi lei, le vacanze di Pasqua, di Natale e un mese d’estate. Non voglio strappare la bambina al suo fratellino nuovo, alla sua situazione familiare ricostruita, lo dico col cuore, perché mia figlia deve vivere in una casa bella… Quando una persona ha delle depressioni e dei momenti di tristezza come me, sono il primo a non voler coinvolgere una minore o far soffrire una persona che mi vuole bene ed è piccola e non ha gli strumenti per difendersi da questo. Ma voglio che venga rispettato il nostro diritto di poterci frequentare, soprattutto ora che anche i consulenti del giudice dicono che è interesse della bambina vedermi. In questo momento l’unico mio desiderio è riabbracciarla. Parlarle. Guardarla negli occhi e metterci a cantare“. Il resto dell’intervista potete trovarlo sul numero di Vanity Fair in uscita domani, 19 Gennaio

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