La Svezia condanna i fondatori di Pirate Bay

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Sembra proprio che il cerchio intorno alla pirateria, musicale e non solo, si stia stringendo sempre più: dopo gli interventi legislativi che negli ultimi tempi si sono  moltiplicati in Europa e negli Usa, è l’ora delle sentenze giudiziarie.

Si è infatti concluso il processo d’appello nei confronti di Peter Sunde, Fredrik Neij e Carl Lundström fondatori del famoso sito svedese “The Pirate Bay“.

Il processo di primo grado si era svolto nel 2009 e aveva portato il tribunale di Stoccolma ed emanare una sentenza rivoluzionaria che condannava i tre per complicità nella violazione di diritti d’autore a pene pesanti: un anno di carcere e un risarcimento per i danni arrecati agli interessi dell’industria discografica, cinematografica e dei videogiochi, valutato in 2,7 milioni di euro. Il tribunale in primo grado sostenne che “il sito abbia facilitato il file sharing illegale in maniera tale da rendere punibili i gestori del servizio”.

Condannati, dunque anche in secondo grado, sebbene le pene detentive siano state ridotte a fronte di un aumento della pena pecuniaria: ben 46 milioni di corone (6,57 milioni di dollari) dovute in parti uguali dai tre.

Fredrik Neij è stato condannato a 10 mesi di prigione, Peter Sunde a otto mesi e Carl Lundström a quattro.

Fondata nel 2003, The Pirate Bay dichiara di avere più di 23 milioni di utenti che attraverso il sito condividono musica, film e giochi per computer utilizzando la tecnologia bit torrent, o collegamenti peer-to-peer.

I fondatori del sito promettono battaglia con il ricorso alla Corte Suprema.

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