La Recensione del concerto degli Eels all’Alcatraz di Milano – 15 Settembre 2010

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Metti che ti piacciono gli Eels. Metti che non vedevi l’ ora arrivassero in Italia. Metti che arrivano nella tua città e per giunta vicino casa tua. Dopo aver messo tutto questo, arrivi al concerto e chi ti trovi sul palco? Gli ZZ Top.
Mr. E, frontman, leader e praticamente unico vero componente fisso del gruppo sale sul palco con una barba incredibile, un paio di occhiali neri e una bandana. A malapena si intravedono gli zigomi, prende la sua chitarrina e attacca da solo un paio di pezzi lenti.

Dopo le atmosfere molto soft di “End of the world” e di “Tomorrow morning”, gli ultimi due dischi, ti aspetti un concerto tranquillo, qualche ballata, il pianoforte e tutto il resto. Peccato che il pianoforte non ci sia, e dopo questi tre pezzi lenti salga la band al completo (altre 2 chitarre, basso e batteria), con tutti i componenti muniti di abito elegante e barba, e cominci a picchiare mischiando blues, funky, rock’n’roll senza concedere un attimo di respiro.

Mr E non spreca neanche una parola, si va avanti una canzone dopo l’altra. Molti pezzi tratti da “Hombre lobo” e “Souljacker“, i due dischi più carichi degli Eels, e alla fine il divertimento di mischiare in veri e propri mash-up i propri pezzi con  la musica di altre canzoni. Attacca “La bamba” e in realtà sotto si nasconde Mr. E’s beautiful blues, parte “Blitzkrieg bop” dei Ramones e invece si tratta di “I like birds“. Una cover irriconoscibile di “Summertime“, che da raffinato jazz si trasforma in funky-rock conclude degnamente la serata, prima dei due bis.
Un bel concerto, carico e tirato, non da ballare ma che ti riempie di energia. Bravo Mr E, quando vuoi, torna che stiamo qua ad aspettarti.

6 COMMENTS

  1. Concerto divertente, ok…certo non avrei fatto 3 ore e mezza di macchina per vedere una band rock-blues come tante…forse per un gruppo il cui repertorio si è da sempre assestato sulle atmosfere intimiste e su ballate malinconiche la scelta di una scaletta di questo tipo è un pò azzardata…che dite?

    • credo sia partito con In my younger days di end times, il concerto è stato molto sorprendente e ben tirato, mi ha divertito, certo che gli eels che amo sono altri, magari un’altra volta, li tornerei senzaltro a sentire, chissà cosa ci propugna, forse piuttosto poteva essere un pelo più comunicativo col pubblico.

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