Francesca Michielin e Fedez raccontano le emozioni di Sanremo

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© Fabrizio Cestari

Dopo aver rotto il ghiaccio nella prima serata del festival, per Francesca Michielin e Fedez è tempo di divertirsi sul palco dell’Ariston. E lo hanno fatto veramente presentando un medley di canzoni storiche, da “Del verde” di Calcutta a “Le cose che abbiamo in comune” di Daniele Silvestri, passando per alcuni duetti sanremesi come “Fiumi di parole” dei Jalisse e “Felicità” di Al Bano e Romina. I due si sono divertiti e hanno divertito il pubblico a casa che, a fine esibizione sui social ha anche positivamente commentato il gesto di Francesca Michielin di cedere il mazzo di fiori, solitamente consegnato solo alle presenze femminili al festival, all’amico e collega Fedez: “Io e Fede facciamo una sera ciascuno, stasera i fiori vanno a lui“.

Francesca Michielin e Fedez sono in gara con il brano “Chiamami per nome“, in uscita per Sony Music e scritto da Francesca Michielin, Federico Lucia, Jacopo D’Amico, Davide Simonetta, Alessandro Mahmoud, Alessandro Raina e prodotto da d.whale.

La conferenza stampa

 

 

Fedez racconta che l’idea di partecipare insieme a Francesca è nata in maniera naturale e casuale, ha chiamato la Michielin per proporre l’idea e ho saputo che anche lei aveva avuto la stessa idea, partecipare a Sanremo. E riguardo il festival Fedez racconta:

Per me è un’esperienza nuova e non so cosa significhi Sanremo ma posso immaginarlo. Nonostante i protocolli molto astringenti l’aria che si respira è fantastica, è veramente una figata, è qualcosa di veramente simile alla normalità.

La Michielin aggiunge:

É bello fare Sanremo con fede perché condividiamo le emozioni di queste giornate, ci guardiamo sul palco e anche la prima sera mi veniva da piangere e lo guardavo ma veniva da piangere anche a lui” . Con un filo di commozione dice: “Dopo un anno del genere fare musica sembrava davvero un’utopia, essere qui questa settimana e poterlo raccontare al nostro pubblico è bellissimo, è bellissimo vedere il pubblico che ci segue. Per la prima volta mi sono concentrata sulla mia emotività.”

Riguardo all’esibizione di ieri sera, non ci sono dubbi, si sono divertiti moltissimo però, ci tengono a far sapere che il medley aveva una struttura musicale complicata:

Ieri sera con la cover abbiamo cercato di realizzare qualcosa di molto complesso per l’ arrangiamento, complesso dal punto di vista della costruzione sonora, siamo partiti con un registro e siamo passati ad uno diverso. É stato complesso ma molto molto divertente.
Il medley legava i duetti perché Calcutta cita Sandra e Raimondo che sono una coppia,  Silvestri parla dell’essere in due e via via siamo arrivati a citare i duetti.
non si partecipa mai a Sanremo per la classifica, si fa per la propria canzone, per raccontare una storia e soprattutto per fare cose oltre Sanremo. Posso dire da musicista che quello che abbiamo fatto ieri del punto di vista musicale è stato molto bello. Ci siamo divertiti un sacco e abbiamo divertito un sacco di persone. E’ stato un momento di festa e quello è il nostro ruolo.

E mentre qualcuno pone l’attenzione sulla mancanza di messaggi che sostenessero il settore dello spettacolo, Fedez ricorda:
“Noi non abbiamo portato qualcosa come lo P ieri ma abbiamo fatto un videoclip su questo tema, Lo Stato Sociale ha fatto un’esibizione bellissima.”

Relativamente alla questione degli ascolti non esaltanti ottenuti dal festival viene chiesto ai due cantanti se l’apertura ad un cast di giovani non abbia penalizzato gli ascolti. A questo Francesca, che non è nuova al Festival risponde:

Questo festival rispetta il quadro musicale attuale. Quando ho partecipato io la prima volta mi faceva starano condividere il palco con Gli Stadio, con Pattu Pravo. Oggi c’è Madam,  molto giovane ma che ha già all’attivo molte esperienze, e poi c’è pure Orietta Berti. Anche mia nonna non conosceva La Rappresentanza di lista o Aiello ma le sono piaciuti

Durante la conferenza c’è spazio anche per un commento su Leone che da casa sostiene il papà:

Le iniziali dei nomi di famiglia dietro la camicia era un modo per sopperire la mancanza della famiglia qui. Rimarrà il ricordo un giorno i miei figli capiranno cosa ha fatto il papà in questi giorni. Leone canta la canzone perché non l’ha ascoltata per la prima volta martedì, la conosce da almeno 2 mesi, il ritornello lo sa tutto, dobbiamo lavorare sul resto.

E sul gesto di cedere i fiori a Fedez la Michielin spiega: “A me sembra tutto normale, a casa mia regaliamo sempre fiiori anche a mio padre, a casa mia regaliamo fiori anche al sesso maschile, non si dovrebbe stupirsi per questo.”

 

 

 

 

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