Gibson è salva dal fallimento e torna in affari

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© Gibson

All’inizio di quest’anno la Gibson Brands Inc. aveva annunciato il fallimento, con sommo dispiacere di migliaia di fan.
Si tratta, infatti, della società che produce alcune tra le chitarre più amate al mondo. Tra i loro fan ci sono artisti del calibro di Carlos Santana e Slash (che ne è global ambassador) e per loro c’è una buona notizia: la società è salva dal fallimento.

Cosa è cambiato

All’inizio dell’anno la società aveva presentato una dichiarazione di fallimento con un debito che si aggirava intorno ai 375 milioni di dollari. Da allora sono stati apportati numerosi cambiamenti per far sì che la Gibson tornasse in piedi.

Adesso l’investitore maggioritario è la compagnia KKR ed è stato cambiato l’amministratore delegato. Henry Juszkiewicz, per molti responsabile dell’accaduto, ha fatto parte della Gibson dal 1986. Il suo contratto scadrà il prossimo anno, seguirà la transizione fin quando il suo posto non sarà definitivamente di James “JC” Curleigh, che ha già lavorato per colossi come Mars e Levi’s.

I cambiamenti sono apportati in tutti i settori e i rami non produttivi della società sono stati ceduti. Curleigh, il nuovo amministratore delegato, ha dichiarato:

In qualità di musicista ho sempre tenuto molto alle mie chitarre Gibson e ho il massimo rispetto per l’iconico brand e per tutti coloro che scelgono di suonare chitarre Gibson.

L’azienda esiste dal 1902 e nel corso del tempo ha innovato il mondo della musica attraverso le sue chitarre. Uno dei modelli più conosciuti è la Les Paul, che ha avuto molta popolarità anche grazie al fatto di essere stata scelta da numerose rockstar. Tra loro, impossibile non citarlo, c’è Jimmy Page. Una Gibson (ES-355) era anche la famosissima Lucille utilizzata da B. B. King.

Foto via Gibson

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