Fatte e rifatte: “Nel blu dipinto di blu (volare)”

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Buongiorno a tutti, per la nostra rubrica “Fatte e rifatte“, ovvero il nostro viaggio nel mondo delle cover, oggi vogliamo parlare di un brano simbolo della musica italiana, ovvero “Nel blu dipinto di blu (volare)” di Domenico Modugno.

Il brano, scritto nel 1958 da Modugno con Franco Migliacci e cantato da “Mimì” per la prima volta al Festival di Sanremo 1958 in coppia con Johnny Dorelli, fu vincitore di quell’edizione e da lì ottenne un successo planetario, fino a diventare una delle canzoni italiane più famose nel mondo e con il maggiore riscontro commerciale. La parola che apre il ritornello, Volare, divenuta identificativa della canzone, è stata depositata alla SIAE come titolo alternativo della stessa. “Nel blu dipinto di blu” partecipò anche all’Eurovision Song Contest 1958 classificandosi al terzo posto. In Italia è risultato essere il singolo italiano più venduto nel 1958 e negli Stati Uniti è stata prima in classifica per 5 settimane, l’unica volta per una canzone italiana, vendendo più di 22 milioni di copie nel mondo e vincendo due Grammy come Canzone dell’anno (“Song of the year”) e come Disco dell’anno (Record of the year).

Cominciamo, come al solito, con la versione originale tratta dalla trasmissione americana Ed Sullivan Show del 1958:

La prima cover avvenne incredibilmente pochi mesi dopo e fu a opera di Fred Buscaglione, che la incise in un 45 giri, come retro di “Cos’è un bacio”.

Nel 1985, sulla scia dell’enorme successo mondiale del Live Aid, in Italia si volle dare vita ad un’iniziativa analoga, denominata “Musicaitalia per l’Etiopia“, che vide tantissimi artisti (tra cui Giuni Russo, Fabrizio De André, Vasco Rossi, Lucio Dalla, Angelo Branduardi, Gianna Nannini, Banco del mutuo soccorso, Patty Pravo ed Enrico Ruggeri) ricantare “Nel blu dipinto di blu”. Il singolo tuttavia riscontrò vendite inferiori alle aspettative.

La canzone non è stata solo reinterpretata da artisti italiani, ma anche da artisti stranieri: un esempio è David Bowie, che oltre ad inserirla nella colonna sonora del film “Absolute beginners”, la incise tra il 1970 e il 1974.

Potevano mancare gli Elii nazionali? Assolutamente no. Nel 1990 in Giappone, durante un minitour, il gruppo eseguì il brano dal vivo all’expò di Osaka in compagnia di una cantante locale e il tutto fu immportalato nel VHS “Chi ha incastrato Elio e le Storie Tese?”.

Concludiamo questa carrellata con l’ultimo omaggio in ordine di tempo, ovvero l’omaggio che i Metallica hanno fatto durante il loro concerto alla Unipol Arena di Bologna il 2 febbraio di quest’anno.

Come sempre io vi ringrazio dell’attenzione e vi rimando a una prossima puntata di “Fatte e rifatte”, la nostra rubrica atemporale sul magnifico mondo delle cover!

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