Il 21 ottobre, sul palco del Mediolanum Forum di Assago (Milano), Daniele Silvestri ha dato vita al suo inedito progetto live “Cose che abbiamo in comune”, un concerto che ha visto il cantautore romano accompagnato sul palco da alcuni amici che hanno deciso di dividere con lui questa tappa importante della sua carriera artistica.
Quello che era un concerto in realtà si è rivelato una grande festa in musica grazie alla quale Silvestri, insieme agli amici Manuel Agnelli, Diodato, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Niccolò Fabi e Max Gazzè, ha ricantato alcune canzoni del suo repertorio di 20 anni di carriera accompagnato da una band di dieci musicisti (Piero Monterisi e Fabio Rondanini alla batteria, Gianluca Misiti e Duilio Galioto alle tastiere, Gabriele Lazzarotti al basso, Sebastiano De Gennaro a percussioni e vibrafono, Daniele Fiaschi alle chitarre, Marco Santoro a fagotto e tromba, Rodrigo D’Erasmo al violino e Ramon Jose Caraballo Armas a tromba e percussioni) e “interrorro” dalle incursioni di Edoardo Leo.
Silvestri, da perfetto anfitrione, ha sia cantato le sue canzoni ma ha anche ospitato i suoi amici duettando con loro su brani sia suoi che dell’ospite e non è un caso che i partecipanti al concerto siano tutti, come lui cresciuti, artisticamente negli anni Novanta e cantanti con i quali ha incrociato la sua strada artistica e personale più volte. Sul palco non c’era solo una festa, c’era una comunità artistica che ha dato vita a una serata eccezionale sotto tanti punti di vista. Una sorta di viaggio nella memoria, come lui ha detto prima del concerto: “Porto in scena 22 anni di carriera. Rispetto agli esordi sono cambiati i contesti, s’è affermato il web e la capacità di fruizione della musica è aumentata. Per quanto mi riguarda la maturazione artistica m’ha spinto ad avere una particolarmente attenzione per i suoni e per l’elettronica“.
Dopo l’apertura da solo, Silvestri ha coinvolto Samuele Bersani duettando con lui su “Giudizi universali” e su “Ma che discorsi”. Poi è stata la volta di Diodato con cui ha eseguito “Pochi giorni” e “Occhi da orientale” e poi è salita sul palco la “cantantessa” Carmen Consoli per un bellissimo duetto “Parole di burro”-“Strade di Francia”. Bello l’uno-due con Manuel Agnelli su “Il dado” che sfocia in “Male di miele” degli Afterhours e attesissima la reunion del trio con Max Gazzé e Niccolò Fabi con “Spigolo tondo” e “Life is sweet”.
Il finale del concerto vede tutti salire sul palco per eseguire prima “Aria” e poi un medley collettivo (“Non è per sempre/Amore di plastica/freak/La favola di Adamo ed eva/Lasciarsi un giorno a Roma/Cohiba”) prima della conclusiva “Testardo” che vede salutare il pubblico con un commosso “Si sarà capito che le cose che abbiamo in comune sono tante, ma la più bella siete voi“. Dal vivo Silvestri si è confermato uno dei migliori autori italiani del momento, capace di unire con la sua musica non solo altri artisti ma anche il pubblico che ha ballato e cantato a squarciagola per tutto il tempo.
Questa è stata la scaletta del concerto:
Questo paese
Monetine
Quali alibi
Manifesto
Banalità
Giudizi universali (con Samuele Bersani)
Ma che discorsi (con Samuele Bersani)
Pochi giorni (con Diodato)
Occhi da orientale (con Diodato)
Acqua stagnante
Parole di burro (con Carmen Consoli)
Strade di Francia (con Carmen Consoli)
La mia casa (con Edoardo Leo)
Il dado (con Manuel Agnelli)
Male di miele (con Manuel Agnelli)
Desaparecido
A dispetto dei pronostici
Sornione (con Niccolò Fabi)
Spigolo tondo (con Niccolò Fabi e Max Gazzé)
Life is sweet (con Niccolò Fabi e Max Gazzé)
L’autostrada/Corazon Espinado
L’appello
Le navi
Ultimo bacio (con Carmen Consoli)
Il mio nemico
Gino e l’Alfetta
Salirò
Bis
Aria (tutti assieme)
Le cose che abbiamo in comune (tutti assieme)
Medley: Non è per sempre/Amore di plastica/freak/La favola di Adamo ed eva/Lasciarsi un giorno a Roma/Cohiba
Testardo