Grande successo in Giappone per la tournée decisa dal Teatro Massimo di Palermo che ha portato in scena nel paese del Sol Levante un classico della musica lirica italiana, “La Traviata“, opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave.
Dopo averla portata in scena nei giorni scorsi nelle città di Hamamatsu e di Nagoya, la terza tappa della tournée siciliana prevedeva la rappresentazione al Teatro Bunka Kaikan a Tokyo, il più importante del Giappone: “La Traviata” è andata in scena oggi alle 15 (le 8 del mattino in Italia), con la regia di Mario Pontiggia, le scene di Francesco Zito e le luci di Bruno Ciulli ed ha incantato gli oltre tremila spettatori entusiasti che sono venuti da ogni dove per ammirare l’opera e il suo rifacimento con le scene costruite nei laboratori di scenografia del Teatro Massimo che evocano la grande stagione del Liberty.
Anziani, giovani, donne in abiti di seta o coppie in scarpe da jogging hanno affollato la sala da oltre tremila spettatori e alla fine dello spettacolo hanno tributato oltre quindici minuti di applausi alla troupe siciliano con il soprano Desiree Rancatore in lacrime per la commozione: alla fine dello spettacolo, una fila di oltre trecento persone si sono radunate fuori il teatro, incuranti della pioggia, per chiedere l’autografo ai protagonisti, una dimostrazione di come il Giappone ami la grande tradizione dell’opera italiana e come veda nel melodramma l’espressione migliore dell’italianità intesa come stile di vita, amore per la bellezza, per l’arte e per la musica. Per l’occasione sono state anche vendute un centinaio di magliette celebrative della tournée più vari gadget con le parole “Toi toi toi“, che vuole dire “In bocca al lupo” in nipponico.
Felicissimo il neo-ambasciatore italiano in Giappone Giorgio Starace che è andato nel backstage per congratularsi con la troupe alla fine della recita: “È stata una grande affermazione per la città di Palermo e per l’Italia, una rappresentazione di grandissimo gusto, con voci, scene e costumi straordinari.” Viva soddisfazione è stata espressa anche dal sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone per il ritrovato prestigio internazionale.