Riccardo Muti sul podio per i 60 anni del Festival dei Due Mondi

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Il Festival dei Due Mondi di Spoleto festeggia quest’anno le sua 60esima edizione dal 30 giugno al 16 luglio con 17 giorni di spettacoli, 90 titoli e 174 aperture di sipario, più un volume, una mostra diffusa e una tavola rotonda in occasione del compleanno. In più ci sarà un ospite d’eccezione, il Maestro Riccardo Muti per la prima volta sul podio di Piazza Duomo per il tradizionale Concerto finale con l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini da lui fondata: riservatissimo il programma anche se si vocifera che sarà Beethoven e Verdi.

Il direttore artistico Giorgio Ferrara parla della manifestazione: “Avremmo voluto un’edizione ancora più celebrativa, ma la natura maligna che ha segnato il centro Italia ci ha convinto a dedicare più sforzi a chi è stato colpito. Ci sarà il Requiem di Silvia Colasanti per onorare le vittime del sisma e ospiteremo il Coro S. Benedetto di Norcia aumentando il prezzo dei biglietti del concerto finale: la parte in più andrà al Comune di Spoleto.”

Riccardo Muti
Riccardo Muti

La 60esima edizione del Festival vedrà anche il ritorno di un ormai immancabile Bob Wilson con “Hamlet Machine” di Muller in italiano, in scena con gli allievi dell’Accademia nazionale d’arte drammatica, “La paranza dei bambini” dal best seller da Roberto Saviano, Emma Dante con “La scortecata” da “Lo cunto de li cunti”, Roberto Bolle e Fiorella Mannoia in concerto, fino al re delle arti marziali Jackie Chan e i suoi 11 Warriors. Quest’anno il Festival vanta anche un protocollo d’intesa con la Cina, di cui ospiterà l’omaggio a Dario Fo con un “Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri” in cinese diretto da Meng Jinghui. Per il teatro ci sarà Adriana Asti nelle “Memorie di Adriana” dirette da Andrée Ruth Shammah, Geppy Gleijeses ne “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, Alessandro Preziosi nel “Van Gogh” di Stefano Massini, “Troilo vs Cresssidra” di Ricci/Forte, “Intorno ad Ifigenia” di Carmelo Rifici, “Atti Osceni con i tre processi a Oscar Wilde” secondo Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. La Fondazione Carla Fendi installerà invece una mostra e spettacolo itinerante, tra la Genesi nelle suggestioni materiche del maestro Sandro Chia e un’Apocalisse affidata a Peter Greenaway con Saskia Boddeke. E ancora, l’Opera con “Delitto e dovere” di Wilde su musica e libretto di Alberto Colla, la danza di Eleonora Abbagnato per “Il mito di Medea“, il cinema, le bande di Esercito, Guardia di Finanza e Marina Militare insieme e il giornalismo tra Paolo Mieli, Corrado Augias, Mario Calabresi, Francesco Merlo e Tommaso Cerno.

È anche il momento di tracciare un bilancio del Festival che è stato finanziato con 3 milioni dal Mibact con le parole del sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni: “È un mondo, non solo una serie di eventi, con un programma ‘altro’, ma accessibile. Rilanciare una manifestazione con già 50 anni alle spalle era una sfida ardua. Abbiamo superato le annose difficoltà degli anni precedenti, recuperato le relazioni con privati e media, consolidato l’immagine del festival come evento da non perdere ed eccellenza artistica internazionale. Oggi possiamo guardare con fiducia al futuro.”

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