A nulla solo valsi i tentativi di redenzione come con i biglietti nominali anti-secondary ticketing: Ticketone, la società che vende i biglietti per la maggior parte dei concerti e degli eventi in Italia, è stata multata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per un milione di euro, per non aver preso misure sufficienti per contrastare il fenomeno del bagarinaggio online. Nel mirino dell’authority sono finite altre quattro società che fanno bagarinaggio online, Seatwave, Viagogo, Ticketbis, e Mywayticket, che sono state multate per un totale di 700mila euro (300mila euro per Viagogo, 210mila per Ticketbis, 190mila per Seatwave e 20mila per Mywayticket).
Il caso del bagarinaggio online, esploso prima con le accuse di Claudio Trotta di Barley Arts e le polemiche nell’ottobre del 2016 legate ai biglietti dei concerti dei Coldplay finiti in pochi minuti e subito rimessi sui circuiti di rivendita secondaria a prezzo maggiorato e poi esploso grazie alla trasmissione Le Iene che ha mostrato come alcuni grandi promoter come Live Nation e Vivo Concerti avevano concesso sottobanco una porzione di biglietti alle piattaforme di secondary ticketing, è arrivato sui banchi dell’AGCM che ha indagato sulla regolarità della vendita dei biglietti in occasione di grandi eventi musicali in Italia (One Direction, Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Bruce Springsteen, Renato Zero, Adele, Coldplay, U2). L’indagine ha mostrato come sul sito di Ticketone manchino le misure anti-bagarinaggio: “È risultato, infatti, che Ticketone – malgrado fosse tenuto contrattualmente ad predisporre misure antibagarinaggio – non ha adottato efficaci misure dirette a contrastare l’acquisto di biglietti attraverso procedure automatizzate, né ha previsto regole, procedure e vincoli diretti a limitare gli acquisti plurimi di biglietti, né ha effettuato controlli ex post diretti ad annullare tali acquisti plurimi. Le accertate omissioni comportamentali sono state ritenute non conformi a quanto ragionevolmente esigibile dal professionista in base ai principi di correttezza e buona fede. L’Autorità, pertanto, ha ritenuto Ticketone SpA responsabile di una pratica commerciale scorretta ai sensi dell’art. 20, comma 2 del Codice del Consumo e ha irrogato al professionista una sanzione di un milione di euro.”
Per quanrto riguarda invece i quattro operatori di secondary ticketing (Seatwave, Viagogo, Ticketbis, e Mywayticket) queste sono le parole dell’Antitrust: “Le contestazioni rivolte ai suddetti operatori – sia pure in misura diversa per ciascuna piattaforma esaminata – hanno riguardato la carente o intempestiva informazione in ordine a diversi elementi essenziali di cui il consumatore ha bisogno per assumere una decisione consapevole di acquisto. In particolare, si è ritenuto che i professionisti, da una parte non precisavano adeguatamente al consumatore le caratteristiche dei biglietti in vendita, non specificandone il valore facciale e il numero di posto e fila né i diritti e le garanzie riconosciuti in caso di cancellazione dell’evento e, dall’altro non chiarivano il proprio ruolo di mera intermediazione svolto sul mercato secondario.”
Non è stata colpita dai provvedimenti dell’Authority LiveNation che dal servizio delle Iene usciva con le ossa rotte in quanto veniva mostrato come vendesse direttamente biglietti ai siti di secondary ticketing e questo risulta strano, tanto che come prevedibile TicketOne ha annunciato un ricorso al TAR del Lazio: “Le accuse sollevate dall’AGCM nei confronti di TicketOne sono inconsistenti e fondate su una incompleta e forviante interpretazione dei fatti. A tal proposito TicketOne ha già ricorso dinanzi al TAR Lazio ancor prima la pubblicazione del provvedimento, ed è fiduciosa che la decisione dell’AGCM non sarà confermata dal Tribunale Amministrativo.”
Sempre sul fronte secondary ticketing c’è da segnalare l’iniziativa della SIAE che ha pubblicato un libro bianco sul secondary ticketing: “L’apertura della casella di posta [email protected] ha consentito la raccolta di una serie di informazioni – spesso documentate – che, unite alle rilevazioni ed ai controlli operati nel tempo da SIAE, hanno fornito un quadro pressochè esaustivo del fenomeno del bagarinaggio 2.0. Le oltre 600 email pervenute in poco più di un mese, i confronti con singoli spettatori particolarmente addentro alle dinamiche legate all’uso dei Bot e dei captcha, i contatti con gruppi impegnati a denunciare tale fenomeno, hanno arricchito di contenuti anche gli spunti per contrastarne o, quantomeno, contenerne gli effetti distorsivi”.