Assomusica: appello per nuova legge sulla musica dal vivo

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L’Assomusica, l’Associazione Italiana Organizzatori e Produttori Spettacoli di Musica dal vivo, ha deciso di lanciare un appello sul proprio sito per chiedere a gran voce una nuova legge che regolamenti in maniera migliore e più efficace gli spettacoli e i concerti. A lanciare la proposta è lo stesso presidente di Assomusica, Vincenzo Spera:

Coltiviamo‎ emozioni in un terreno arido, dove leggi ottocentesche non consentono una adeguata legislazione per lo sviluppo della musica e della creatività. ASSOMUSICA si batte da vent’anni per avere una legge sulla musica. Finalmente il Governo ed il Parlamento potrebbero approvare una legge per un settore dalle grandi potenzialità di sviluppo e di internazionalizzazione, tenendo conto delle peculiarità proprie del nostro lavoro. Grazie a tutti coloro che con passione hanno sottoscritto il nostro appello e grazie a quanti vorranno sostenere la nostra causa.”

La proposta di Assomusica si articola in vari punti e chiede al Governo e al Parlamento di dare alla musica popolare dal vivo una legge che ne riconosca dignità e professionalità artistiche nonché un preciso quadro normativo per il settore, con una visione e prospettive che consentano al nostro Paese di ridurre il gap con i principali partner Europei, collegandola ed adeguandola a quello che è il progetto di Legge Europea per il 2020 – 2027. L’associazione inoltre sottolinea come non sia più rinviabile una nuova legge quadro sulla musica che dia agli artisti, agli operatori e alle associazioni tutti gli strumenti normativi per generare creatività e ricchezza, fornendo alcuni spunti di discussione come il tax credit, la semplificazione dei processi amministrativi e i finanziamenti agevolati per ammodernare le attrezzature.

L’appello, che trova tra i suoi firmatari Gianni Morandi, Renzo Arbore, Claudio Baglioni, Gigi D’alessio, Francesco De Gregori, Gian Luigi Rondi, Carlo Verdone, Davide Zard, Antonio Cassano, Massimo Wertmüller, Maurizio Costanzo, Ornella Vanoni, Franco De Lucia, Edoardo Bennato e Peppino Di Capri, rimarca come in Italia la musica non sia al centro del dibattito culturale del paese e come l’Italia abbia un patrimonio ed una tradizione nel settore della musica assolutamente straordinari che deve essere razionalizzato e semplificato soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione e la gestione degli spettacoli dal vivo. Al momento sono 962 i firmatari della proposta, tra addetti del settore e semplici cittadini.

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