“Black Star” di David Bowie primo in classifica

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La notizia della morte di David Bowie è arrivata ieri, 11 gennaio, alle prime ore della luce, lasciando una schiera di fan in tutto il mondo in preda al dolore e all’incredulità. David Bowie ci ha lasciato non prima di averci donato un altro capolavoro, l’ennesimo, “Black Star“, tale da diventare ormai un vero e proprio testamento artistico.

Mentre i fan in tutto il mondo continuano a radunarsi per rendere omaggio al Duca Bianco in quelle che furono le città che ne segnarono la sua carriera: da Londra, la città dove era nato Ziggy Stardust, nel quartiere di Brixton, alla sua casa di New York dove risiedeva con la moglie Iman fino al numero 155 della Hauptstrasse, nel quartiere berlinese di Schoeneberg dove Bowie risiedeva dal 1976 al 1978, quando nel suo soggiorno berlinese diede alla luce “Heroes” grazie alla collaborazione con Brian Eno.

E l’omaggio dei fan si continua a manifestare in diverse forme, specie in quella che più avrebbe gradito il Duca Bianco: portare primo in classifica “Black Star“. Infatti nella classifica di iTunes negli Usa “Black Star” scavalca Adele. Anche Spotify riferisce di un’impennata del 2822% dello streaming di canzoni del Duca.

david bowie
David Bowie

David Bowie è morto il 10 gennaio all’età di 69 anni dopo una coraggiosa battaglia contro il cancro che durava da 18 mesi.  Poco prima aveva lavorato al video per “Lazarus“, brano contenuto in “Black Star” con il regista Ivo van Hove, il quale ha dichiarato di essere a conoscenza della malattia che affliggeva il Duca Bianco da circa un anno:

Abbiamo iniziato a collaborare per “Lazarus” e ad un certo punto mi ha preso da parte per dirmi che lui non sarebbe stato sempre in grado di essere presente a causa della sua malattia. Lui mi disse che aveva un cancro, cancro al fegato. Il cast non sapeva nulla, e ho il sospetto che i musicisti con cui ha registrato “Blackstar” ne fossero all’oscuro. Ha lottato ogni giorno per concludere l’album prima che la malattia avesse il sopravvento, non voleva lasciare la sua opera incompiuta“.

Wendy Leigh, che ha pubblicato una biografia su Bowie nel 2014, ha anche affermato che la star aveva subito una serie di attacchi di cuore prima della sua scomparsa.

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