Lunedì 17 Marzo 2014 alle ore 18 presso le Librerie Feltrinelli di Piazza Ravegnana a Bologna i Management del Dolore Post Operatorio, gruppo di cantautorato elettronico di Lanciano, ha presentato il suo nuovo disco, “McMao“.
Nella cornice del cortile interno della libreria, alla presenza di addetti ai lavori e semplici appassionati e fans del gruppo, Luca Romagnoli, Marco Di Nardo, Nicola Ceroli e Luca Di Bucchianico hanno coinvolto l’amico Lodo Guenzi, leader de Lo Stato Sociale, nella presentazione del loro nuovo disco: in formazione acustica e fortemente elettronica, alla presenza di un quadro dell’artista Giuseppe Veneziani che richiamava “La ragazza dall’orecchino di perla” di Vermeer ma in versione “selfie” e moderna, i quattro ragazzi chietini hanno intrattenuto il pubblico bolognese con uno showcase a metà tra il parlato ed il suonato.
All’inizio il live comincia con una simpatica intervista da parte di Lodo Guenzi a Luca Romagnoli, in cui gli chiede che tipo di educazione ha avuto da piccolo (“di stampo prettamente cattolico“), quale sarà l’attività live del gruppo d’ora in poi ed i due rievocano i live che hanno visto loro condividere il palco mostrando al pubblico il loro legame e la loro amicizia. Tra una birra e una risata, tra una risata e una birra si parla anche del quadro di Veneziani con un ‘intervento dell’autore stesso che spiega la natura del quadro e la sua nascita e del fenomeno delle groupie fotografiche su Internet. Prima del live Lodo chiede a Luca di cosa parli il disco “McMao” ed il cantante dei MaDe DoPo risponde che sono canzoni sconnesse tra di loro ma che in un loro insieme formano un percorso, come tanti pezzi di un puzzle, e che tutte le canzoni parlano della vita, che quindi parlano di episodi belli, brutti, divertenti o banali ma che vanno presi per quelli che sono perchè sennò si eliminerebbe qualcosa della vita stessa.
Dopo il saluto goliardico a Lodo Guenzi, il gruppo comincia il suo live di pop minimale elettronico augurando il pubblico di rapinare la realtà di tutte le sue cose belle eseguendo la prima canzone, “La rapina collettiva“: la canzone dopo, “Hanno ucciso un drogato“, parla dei ragazzi morti per colpa delle forze dell’ordine e di come dopo tutto ritorni ad essere come se niente fosse. Il gruppo subito dopo presenta “James Douglas Morrison“, canzone che ha portato i Management del Dolore Post Operatorio ad anticipare, per mezzo di alcuni simpatici volantini che a Sanremo 2014 avrebbe vinto “James Douglas Morrison”.
Il gruppo prosegue presentando “Oggi chi sono“, brano che parla di immagine e di prostituzione fisica ed intellettuale (“E se mi vuoi davvero / presto io sarò il tuo sogno / chiudi gli occhi gentiluomo / e metti mano al portafoglio / Io non credo nei rapporti / non credo nei sentimenti / A me piacciono i contanti / conto solo sui contanti“) e chiude il suo minilive con “Il cantico delle fotografie“, un inno alla vita ed alla visione delle cose da parte delle persone che grazie al linguaggio hanno trovato un modo di “vedere le cose” in modo diverso anche se siamo molto simili e siamo messi in competizione da centinaia di anni da parte del sistema: è meglio condividere invece che gareggiare e la vita non è uno sport (“Questa è la conclusione / è la mia conclusione: se la vita è uno sport / io no / non sono un campione“).