Gli U2 posticipano la pubblicazione del nuovo album al prossimo anno e le ragioni circa il rinvio sembrano essere molto chiare. Sono tornati in studio di registrazione per lavorare ad altro materiale con due nuovi produttori Ryan Tedder e Paul Epworth, fermo restando il punto focale rappresentato dal produttore Danger Mouse. Insomma, al primo ed inaspettato nome si aggiungono altri due, altrettanto rilevanti, pena però il rinvio della pubblicazione del nuovo album (e tour) al 2015. La notizia non è passata di certo inosservata e il web si divide nelle opinioni, tra chi è impaziente di capire lo stato delle cose e chi invece considera irrilevante la questione.
Sembrava quasi tutto pronto, tutto lasciava sperare al ritorno in scena degli U2: la pubblicazione del brano “Ordinary Love” con tanto di videoclip, che ha fruttato un Golden Globe come Best Original Song (conideriamo anche la nomina per l’Oscar), colonna sonora del film “Long Walk Freedom” dedicato alla vita di Nelson Mandela; l’accordo con la Bank of America e l’associazione (RED) per il download gratuito di “Invisible”, brano presentato in occasione del Super Bowl; le apparizioni televisive come in occasione del Late Night with Jimmy Fallon e alla Notte degli Oscar a Los Angeles lo scorso 2 Marzo; le recenti dichiarazioni di Bono circa un probabile – e possibile – tour indoor. Invece tutto da rifare.
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A darne notizia è la testata inglese Billiboard che con un redazionale ha spiegato le ragioni che hanno spinto gli U2 al rinvio circa la pubblicazione del nuovo album al 2015. Ebbene la band ha deciso di rientrare in studio con i due produttori Ryan Tedder e Paul Epworth fermo restando la presenza cruciale di Danger Mouse (almeno per il momento, ndR), per lavorare su nuovo materiale (e rivedere quello già registrato). Una fonte confidenziale molto vicino alla band ha dichiarato che:
Sembra che con l’aumentare dell’età aumenti anche il tempo che ci vuole per finire il lavoro sul disco. La cosa meravigliosa degli U2 è però che l’album preso nel suo insieme alla fine è sempre meglio della somma delle sue parti. Il fatto è che la magia che la band sembra sempre riuscire a catturare…stavolta devono ancora acchiapparla.
Bono in più di un’occasione ha espresso le sue perplessità circa il nuovo lavoro degli U2, per ragioni artistiche in principal modo, concentrando la sua attenzione sulla qualità del lavoro tale da non deludere i propri fan. Al momento, dunque, bisogna aspettare ancora un altro anno, a meno che non si tratti di qualche movimento di marketing che, inutile nasconderlo, è nella maggior parte dei casi utile quando si parla di una band come gli U2. Infine, ci suggerisce Billiboard, tutto lascia ben sperare dal momento che anche il “360° Tour” fu posticipato all’epoca, ma ha fruttato alla band un ritorno d’immagine (e di introiti) unico nel suo genere. E chissà se tutta questa attesa non faccia crescere la voglia e il desiderio di rivederli sul palco prima ancora che in studio di registrazione.