Roger Waters, scoperto in Italia luogo dove morì il padre

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Roger Waters ha per anni racchiuso la sofferenza e la nostalgia nelle sue poesie musicali: dai Pink Floyd alla sua produzione solista, quello che fu il bassista di una delle band più innovative dello scorso secolo ha sempre puntualizzato quanto la vita sia continuamente uno scenario di guerra, con la sensibilità e la delicatezza che ne consegue.

Roger Waters nasce il 6 Settembre 1943, non conosce mai suo padre se non per qualche mese perché Eric Fletcher Waters muore la mattina del 18 febbraio 1944. Pochi mesi però sono bastati a Roger Waters per dedicare una carriera artistica interamente al vuoto che ha avuto nella sua vita, un vuoto che per anni non potrà colmare perché ignaro dei luoghi e degli ultimi momenti vissuti da suo padre. Solo recentemente grazie al grande contributo di personaggi che hanno partecipato attivamente a quel momento tragico della vita del padre di Roger Waters hanno dato una mano al celebre bassista e cantautore per potergli permettere di dare un lieto fine anche a quella che in fondo è solo una drammatica pagina di storia.

Il sottotenente Eric Fletcher Waters è stato ucciso dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale e dopo il ritrovamento del rapporto firmato dal comandante dell’Ottavo Battaglione dei Royal Fusiliers è stato possibile scoprire quando e dove è rimasto vittima dello scontro. Con l’aiuto di Emidio Giovannozzi, editore ascolano, Harry Shindler, portavoce qui in Italia dei caduti, ormai novantenne, ha dato serenità al pensiero tormentato di Waters, studiando le carte navali e vari documenti, scoprendo che il caduto è stato ucciso ad Anzio, proprio qui in Italia nel territorio laziale.

Roger Waters ©ODD ANDERSEN/GettyImages
Roger Waters ©ODD ANDERSEN/GettyImages

Roger Waters ha voluto ringraziare il suo nuovo amico alla sua maniera dedicandogli una poesia, grazie alla quale Shindler ogni volta si commuove e ricorda con tanta amarezza quello che è stato. Il suo contributo è sempre prezioso, e non solo a Waters questa figura ha riportato la serenità, anzi ogni giorno si impegna nella ricerca di chi ormai viene ricordato solo dagli affetti senza un luogo né una sepoltura. La vicenda seppur tragica sembra essersi conclusa in maniera piacevole, e Roger Waters potrà partecipare alla cerimonia di ricordo ad Aprilia il prossimo 18 Febbraio ponendo una targa a memoria del padre proprio dove è stato ucciso. La musica arriva dove le parole sembrano non dire più nulla, per anni Roger Waters ha dedicato la sua vita a parlare dell’immensità del suo vuoto, della sua mancanza e di un affetto ricordato solo perché “tramandato”, ad oggi può dire di aver donato nuova dignità alla morte di suo padre, vittima di conflitti e vittima di un episodio dimenticato. Una sola goccia in un immenso oceano di dimenticanze lasciate al caso solo perché il tempo lascia sbiadire le cose, ma che allo stesso tempo non cancella il ricordo di un dolore, il vuoto e la sofferenza di non aver mai potuto abbracciare un papà e non averlo potuto piangere dinanzi ad una degna sepoltura.

… Figlio mio non opporti al dolore del tuo lutto ma affilane la lama. Che tu non sfugga mai, insensibile e crudele, a sfide ardue da sostenere… “.

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