Ricordate “Papa Nero” la canzone del gruppo veneziano reggae Pitura Freska, scritta in dialetto veneziano e presentata al Festival di Sanremo 1997? Sono trascorsi ben 16 anni da allora e vuoi per festeggiare il traguardo vuoi perchè il brano è ritornato di enorme attualità visto l’inizio del Conclave e le voci più insistenti che darebbero successore di Papa Benedetto XVI il ghanese Peter Turkson, Sir Oliver Skardy, ex voce dei Pitura Freska, ha deciso di lanciare un contest divertentissimo: Remixa il tuo “Papa Nero“. I partecipanti potranno utilizzare delle tracce audio della famosissima canzone (disponibili su Soundcloud) e remixarle senza limiti di creatività. I remix prodotti dovranno essere inviati entro e non oltre il 20 marzo alla mail [email protected]. I migliori remix saranno comunicati lunedì 25 Marzo e finiranno in una compilation digitale che verrà distribuita in tutto il mondo.
Sir Oliver Skardy torna sulle scene musicali con un nuovo disco dal titolo emblematico, “Ridi Paiasso” (Planet Records/Artist First): il nuovo lavoro discografico realizzato insieme ai FahreneitT 451 e prodotto da Paolo Baldini (coproduttore e bassista degli Africa Unite), vede la straordinaria partecipazione di ospiti del calibro di Elio, Paolo Belli, Natalino Balasso, Nevruz, MR T-BONE, Luca Masseroni (Tre Allegri Ragazzi Morti), Marco Furieri (Ska J) e Maurizio Landini (segretario nazionale FIOM).
“Ridi Paiasso” affronta numerevoli tematiche d’attualità: dall’Europa dei banchieri che pensano al proprio tornaconto, al proibizionismo e perbenismo che spesso sono una maschera per difendere i propri interessi e la mafia; dal “modello cinese” che ci danneggia nella sua declinazione italiana, all’invettiva contro l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi; dalle contese sindacali con la Fiat della FIOM, alla cultura erotica dei versi di Giorgio Baffo, poeta veneziano del Settecento.
Primo singolo estratto dal disco sarà “Firulì Firulà”, un’attenta denuncia dell’attuale situazione discografica italiana tra talent show e cantanti meteore. Paolo Belli entra e, contraddicendolo con molta ironia, invita l’alfiere del reggae veneziano ad adeguarsi alla massa e a cantare le canzoni sentimentali.