Francesco De Gregori legge “Cuore di Tenebra” di Joseph Conrad a Radio 101, precisamente nell’ambito del programma Stile Libero condotto da Flavia Cercato, Marco Santin e Giorgio Gherarducci della Gialappa’s Band. Ogni martedì ospite lo “spacciatore di libri” Gian Paolo Serino, critico letterario nostrano, fondatore della rivista Satisfiction: Francesco De Gregori interviene in diretta telefonica pronto a rispondere alla domande (curiosità) dei presenti in studio complice qualche estratto da “Cuore di Tenebra” regalato ai radioascoltatori collegati, in anteprima rispetto la data di pubblicazione dell’audiolibro: la pubblicazione ufficiale è attesa il 20 Febbraio prossimo.
Un esperimento insolito quello di Francesco De Gregori, l’audiolibro “Cuore di Tenebra” non è una parentesi letteraria a sé stante ma un vero e proprio capitolo da inserire nel proprio curriculm artistico (semmai ne avesse bisogno di uno): non ha certo bisogno di presentazioni il poeta romano, cantautore e paroliere dal gusto sublime che mai si perde tra i meandri artificiosi di composizioni anchilosate; basta ascoltare la sua voce graffiante leggere uno dei romanzi più apprezzati della letteratura per farsene un’idea. Messo a nudo dalla sua compagna di vita, la chitarra, divertito risponde alle curiosità dei presenti in studio: il tema centrale è, per l’appunto, l’audiolibro “Francesco De Gregori legge Cuore di Tenebra di Joseph Conrad” che sarà pubblicato il prossimo 20 febbraio 2013 per Emons Editore.
L’introduzione è affidata allo “spacciatore di libri” Gian Paolo Serino: con voce incalzante offre le coordinate ai radioascoltatori, una recensione improvvisata e concisa che abbraccia il punti cardini del romanzo, viaggio/colonialismo/rapporti umani. La simbiosi di questi tre “argomenti” trova esemplificazione proprio tra le righe di Conrad o, per meglio dire, nella voce di De Gregori. “Ho deciso di accettare questa sfida per diversificare un pò, per prendere un pò di vacanza dal mio mestiere abituale” – dice De Gregori – “amo molto leggere e spero che con l’ausilio della mia lettura possa arrivare con immediatezza all’ascoltatore”.
Il racconto è intervallato dalle domande, una sorta di sketch teatrale: alla domanda retorica di Serino circa il contenuto latente del romanzo, De Gregori risponde: “Se Cuore di Tenebra fosse stato solo denuncia del capitalismo non sarebbe rimasto nella storia della letteratura. La trama del libro è anche un viaggio recondito nel cuore tenebroso dell’essere umano.” Una domanda, anche, sulle possibili alternative: “Abbiamo valutato insieme con l’editore, è stato un lavoro condiviso. Ho proposto alcuni titoli, ma alcuni non ce li hanno concessi per via dei diritti d’autore. Avevamo optato anche per America di Kafka, ma poi siamo ritornati al progetto iniziale”. Interessante tra l’altro lo spunto offerto da Serino circa il perchè avesse deciso di donare la voce per questo progetto: “in onore di mio padre” – dice – “era bibliotecario e sul finire dei suoi anni fu affetto da cecità; dunque una sorta di motivo autobiografico, un tributo offerto a mio padre e a chi come lui è impossibilitato a leggere”.
Ci son voluti ben 3 giorni per registrare le 4 ore e 33 minuti di contenuto e sul futuro, continua De Gregori, mai dire mai: potrebbe forse ripetere un esperimento simile anche se (ci tiene a precisare) il mio lavoro e la mia vita sono la musica.