“12.12.12” Concert for Sandy Relief è un evento passato alla ribalta mondiale, vuoi per la ragion d’essere distintiva vuoi per la moltitudine di artisti e band di calibro internazionale che vi hanno partecipato. Dall’evento distruttivo dell’uragano Sandy (la costa est degli Stati Uniti d’America da Long Island a Queens, passando per Staten Island, Connecticut, New Jersey e New York – le zone interessate) al concerto organizzato al Madison Square Garden lo scorso 12 Dicembre 2012, sono passate sotto quei ponti: la raccolta fondi da destinare alla ricostruzione per le coste devastate dalla furia della natura – “Sandy Relief Found”, una diretta streaming di 5 ore e 43 minuti trasmessa oltremodo da 31 piattaforme web, 39 emittenti televisive in lungo e largo gli Stati Uniti d’America, 219 canali televisivi internazionali, 159 stazioni radio e 229 tra cinema e teatri americani, vendita di biglietti, donazioni volontarie, i file multimediali disponibili tramite la piattaforma iTunes ed un doppio CD atteso il prossimo 15 Gennaio nel mercato discografico.
“12.12.12. Concert for Sandy Relief”: Artisti & Band
Nomi di spicco del panorama musicale internazionale possono rappresentare (difficile dire il contrario) il punto cruciale dell’intera questione, ma proviamo ad esplorare l’altro lato della medaglia: è stato acclamato come l’evento dell’anno, manifestazione a scopo benefico, concerto in favore di…, e altro; è stato un incrocio di forze e di destini. E di musica, naturalmente. Proviamo a prendere nomi che vanno da Bruce Springsteen & The E – Street Band a Paul McCartney, passando per Roger Waters, Alicia Keys e The Who. Nella tracklist del doppio CD sono presenti 24 tracce, alcuni spezzoni sono stati sacrificati come ad esempio l’esibizione dei Nirvana (Dave Grohl, Kris Novoselic e Pat Smear) con l’ex Beatle – McCartney; quest’ultimo a discapito comunque di un solo brano inserito sui sette totali eseguiti, l’esibizione di Kanye West e l’esibizione di Bruce Springsteen e Bon Jovi (sulle note del brano “Born to Run”), e altre. Spazio invece all’intera esibizione di Chris Martin (3 brani totali di cui “Losing My Religion” con Michael Stipe) e la grottesca esibizione di Adam Sandler e Paul Shefferd sulle note del brano “Hallelujah (Sandy Relief Version)”. Tra gli altri annoveriamo i Rolling Stones, Eric Clapton e Billy Joel.
“12.12.12.” Artwork e Tracklist
Columbia Records/Sony Music Entertainment devolveranno tutto l’incasso al Robin Hood Relief Found, fondo istituito a favore delle vittime colpite dal terremoto (cui si aggiungono tutti i proventi della vendita dei biglietti e donazioni gratuite) e per la ricostruzione delle zone colpite dall’uragano Sandy. Spazio dunque a 2 brani (quelli d’apertura) ad opera di Bruce Springsteen & The E – Street Band, 3 brani per Roger Waters (di cui uno con Eddie Vedder – “Comfortably Numb”), la bonus track “Hallelujah (Sandy Relief Version)”, 2 brani per Eric Clapton e Rolling Stone, due brani per Alicia Keys (di cui uno in chiusura tracklist – “Empire State of Mind”, tre brani per The Who, Billy Joel e Chris Martin, un brano per Paul McCartney.
- Bruce Springsteen & The E Street Band– Land of Hope and Dreams
- Bruce Springsteen & The E Street Band – Wrecking Ball
- Roger Waters – Another Brick In The Atlantic Wall Part I, II & III
- Roger Waters – Us and Them
- Roger Waters feat. Eddie Vedder– Comfortably Numb
- Adam Sandler and Paul Shaffer – Hallelujah (Sandy Relief Version)
- Bon Jovi – It’s My Life
- Bon Jovi – Wanted Dead Or Alive
- Eric Clapton – Got To Be Better In A Little While
- Eric Clapton – Crossroads
- The Rolling Stones – You Got Me Rocking
- The Rolling Stones – Jumpin’ Jack Flash
- Alicia Keys – No One
- The Who – Who Are You
- The Who – Baba O’Reilly
- The Who – Love Reign O’er Me
- Billy Joel – Miami 2017 (Seen The Lights Go Out On Broadway)
- Billy Joel – Moving Out (Anthony’s Song)
- Billy Joel – You May Be Right
- Chris Martin – “Viva La Vida”
- Chris Martin feat. Michael Stipe – Losing My Religion
- Chris Martin – Us Against The World
- Paul McCartney – Helter Skelter
- Alicia Keys – Empire State Of Mind
Il corpus dell’opera
Le danze si aprono sulle note di “Land of Hope and Dreams” di Bruce Springsteen & The E – Street Band, seguita da “Wrecking Ball”: entrambe i brani sono tratti dall’ultimo album di Springsteen tra i protagonisti in scena lo scorso anno per il tour mondiale; non trovano spazio “My City of Ruins” ed il duetto con Bon Jovi sulle note di “Born to Run”. Roger Waters è presente in tre battute: “Another Brick in The Wall – Part. I & II & III”, “Us and Them” e “Comfortably Numb”: quest’ultima cantata in comunione con Eddie Vedder, la cui inconfondibile voce fa la sua breve comparsa sulle note dell’ultimo brano. Non trovano spazio “In the Flesh” e “Money”.
La bonus track “Hallelujah – (Sandy Relief Version)” è una grottesca esibizione ad opera ed ingegno di Paul Shefferd al piano e Adam Sandler alla voce: scaramantica e provocatoria, bizzarra. Spazio dunque ad Eric Clapton con “Got to Get Better in a Little While” e “Crossroads” la cui chitarra, quei fraseggi magici, riconoscibili tra centinaia, offrono un intermezzo di blues old school che anticipa quello “sporco” dei Rolling Stones che propongono “You got Me Rockin’ “ e “Jumpin Jack Flash”: anche questi protagonisti lo scorso 2012 per il “50 & Counting Tour” che ha segnato il ritorno in scena della band londinese.
La black voice di Alicia Keys (dove black ne rappresenta la quintessenza) scalda l’ animo dell’ascoltatore sulle note di “No One”; l’altro brano “Empire State of Mind” è raccomandato in chiusura tracklist, una scelta non casuale. Entrambe le esibizioni sono voce e piano. I tre brani “Who Are You”, “Baba O’ Reley” e “Love Reign O’er Me” by The Who è il momento di massima enfasi prima dell’ingresso in scena di Billy Joel con i suoi “Miami 2017 (Seen The Lights Go Out On Broadway)”, “Moving Out (Anthony’s Song)” e “You May Be Right”. Entrambe le esibizioni sono state private dell’intera set-list proposta dal vivo.
La chiusura spetta a Chris Martin che propone tutti e tre i brani eseguiti dal vivo: “Viva La Vida”, “Losing my Religion” con Michael Stipe e “Us Against the World” e Paul McCartney presente con la sola “Helter Skelter”.
Nel complesso un CD che racchiude in sé emozioni uniche ed irripetibili: i culturi penseranno bene ad averlo nella discografia personale, fosse solo come pezzo da collezione o da ascoltare liberamente in una domenica che scorre tranquilla. Peccato solo per le parti tagliate (vedi l’esibizione di Bon Jovi e Bruce Springsteen, o magari quella di Paul McCarteny presente solo parzialmente o quella di Kanye West completamente tagliata).
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