All’asta prima demo dei Beatles rifiutata dalla Decca

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Beatles & Collaboratori
Beatles & Collaboratori | © John Lennon/Keystone Features/Getty Images

Ci sono errori che possono risultare fatali e quello compiuto dalla Decca Records sicuramente lo è. Immaginatevi i Beatles, quando erano totalmente sconosciuti; immaginatevi 13 brani che poi divennero storici. Proprio in queste ore si è diffusa infatti la notizia che il demo rifiutato dalla Decca andrà all’asta. La storia della musica ci ha continuamente insegnato che per entrare nel mito ci vuole costanza e dedizione ma anche un briciolo o forse di più di fortuna. Il primo provino di quattro ragazzi inglesi è quanto di più comune possa esistere nel modo della musica. Migliaia di demo appaiono sulle scrivanie delle case discografiche ormai da decenni ma, ripesandoci, sapere che anche i Beatles sono stati rifiutati ad inizio carriera, può essere una spinta in più per tutte le formazioni che ancora non hanno trovato la via giusta. Stiamo parlando di un momento storico diverso, stiamo sicuramente parlando di un panorama musicale profondamente opposto a quello in cui ci troviamo attualmente ma, la gavetta è sempre stata tale. Era il lontano 1961 quando ai Fab Four vennero chiuse le porte della Decca Records. Il materiale consisteva in 13 brani tra cover e inediti abbozzati; successivamente la band si imbarcò in alcune esperienze come quella di Amburgo prima di essere scritturati per la EMI, il resto è storia nota. Si è ritornati a parlare di questa demo perché essa verrà battuta all’asta alla Fame Bureau di Londra.

Il prezzo di partenza è di 33 mila euro, una bella cifra sicuramente ma quando si tratta dei Beatles ormai non ci si stupisce più di nulla. “L’errore storico della musica” andrà quindi nelle mani probabilmente di un collezionista che però non potrà vantare i diritti di diffusione sulla registrazione, in quanto quelli appartengono all’etichetta dei Beatles. Il nastro originale, i bene informati dicono, è considerato come un cimelio in quanto esistono diverse copie pirate del demo ma l’originale è proprio quello che verrà battuto all’asta.

Yoko Ono, John Lennon e Paul McCartney
Yoko Ono, John Lennon e Paul McCartney | © Larry Ellis/Express/Hulton Archive/Getty Images

Ted Owen, direttore generale della Fame Bureau ha spiegato che la musica contenuta nel demo non è mai stata diffusa ufficialmente. E’ assolutamente unica e la qualità del suono è limpida come il cristallo. Il direttore ha concluso dicendo che molti esperti hanno visionato il demo che è stato definito quello dal miglior suono fra quelli esistenti dello stesso periodo storico. Sulla cassetta fa bella mostra ancora “Silver Beatles” acerbo nome dei Beatles assieme ad una lunga lista dei brani registrati che sono stati scritti a mano nonché un’immagine in bianco e nero del gruppo, con tanto di giacche di pelle incluse. Ricordiamo che questa formazione vedeva Pete Best come batterista e non Ringo Star, subentrato poi successivamente.

In questa demo molto ricercata e costosa vi sono registrazioni di quelle che saranno poi storiche hits della band come “Money (That’s What I Want)”, “Take Good Care Of My Baby” e “Till There Was You”. Oltre alla registrazione audio ci saranno anche due filmati non ben specificati dove si sa per certo che compaiono John Lennon e Paul McCartney. Per quanto riguarda le cover si sottolineano quelle di Bobby Vee e di Buddy Holly, senza dimenticare i tre brani originali scritti da Lennon e McCartney quali “Like Dreamers Do”, “Hello Little Girl” e “Love Of the Loved”. Dick Rowe, produttore della Decca, rimediò in parte il clamoroso errore dei Beatles ingaggiando qualche anno dopo i Rolling Stones. Era il 1961 e Dick Rowe fu fermamente convinto nell’affermare che “I gruppi con le chitarre sono al tramonto“, siamo quasi nel 2013 e “le band con le chitarre” sono ancora una fenomeno dilagante. Errori che possono essere proprio fatali.

The Quarry Men, prima dei Beatles, i più rari della Gran Bretagna

La registrazione dei The Quarry Men del 1958 è stata valutata recentemente con il valore di £200,000 acquisendo così il titolo di registrazione più rara della Gran Bretagna. Gli amanti dei Beatles sapranno che The Quarrymen conosciuti anche come The Quarry Men sono stati un antecedente dei Beatles che ha visto Paul McCartney, John Lennon e George Harrison sperimentare con John Duff Lowe al piano e Colin Hanton alla batteria. Negli anni di carriera i Quarry Men videro continui cambi di formazione ma a quanto pare è giunto il momento di riportare anche loro agli onori della cronaca. La nomina di “disco più raro della Gran Bretagna” è avvenuta grazie a The Guardian che ha posizionato al secondo posto sempre i Quarry Man con una registrazione successiva del 1981. Terzo posto, quarto e quinto posto dedicato invece ai Sex Pistols.

Beatles & Collaboratori
Beatles & Collaboratori | © John Lennon/Keystone Features/Getty Images

Paul McCartney rivela: “John Lennon era molto più complicato di come viene dipinto”

Concludiamo anche con un’ultima news battuta poco fa da NME nella quale Paul McCartney rivela che è molto dispiaciuto dell’immagine che John Lennon ha assunto dopo la sua morte. Parlando con Independent, il cantante ha detto che John era una persona molto più complicata di quanto la sua icona tutt’oggi suggerisce. Lennon viene descritto da McCartney come una persona molto dolce che aveva ritrovato se stesso dopo l’unione con Yoko Ono con la quale sembra essere scaturita ormai una pace a tutti gli effetti. Un personaggio intelligente e interessante ma anche molto complicato. Così ancora una volta Paul McCartney ha voluto ricordare John Lennon.

 

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