Secondo live show ieri sera per X Factor 6 in diretta su SkyUno. L’emozione da esordio è stata abbandonata, e i giudici ora fanno sul serio, cercando di arrivare alla fine della gara con il maggior numero di concorrenti.
Il primo talento ad inaugurare la serata è stata Nice con una versione quasi 70’s di “Lonely boy” dei Black Keys. Da un pezzo melodico della scorsa settimana ad una versione rock di un brano moderno, la diciannovenne mette tutti d’accordo riconfermandosi una forza musicale pronta dal punto di vista discografico. Noi l’abbiamo trovata troppo ritratta e troppo rotondeggiante su un pezzo che ha scalato le classifiche proprio perché il contrario di quello che è stato mostrato, e pare che Morgan la pensi come noi.
Seconda esibizione per le Donatella in “Lamette“: sodalizio tra icone del pop del passato e quelle future, le modenesi regalano una grande performance artistica, ma vocalmente povera come gli stessi giudici affermano. Le gemelline sono un grande prodotto discografico dal forte impatto visivo e come tutti i giudici sostengono, Arisa è stata molto lungimirante ad incanalarle sulla strada discopop dalla voce distorta.
La terza esibizione è della platinata Romina, ormai lanciata sui binari della New Wave canta “The Voice” degli Ultravox, mostrando un po’ di incertezze sui lati bassi della canzone ma in compenso liberando tutta la sua voce in alcuni acuti. I giudici sembrano avere un giudizio unanime anche su di lei, e le fanno i complimenti per il cambiamento che sta facendo. A Morgan non piace molto questo sottolineare continuamente la metamorfosi del suo talento over e ci tiene a precisare che lui sta semplicemente dando spazio ad una parte di Romina che è sempre esistita e di certo non ha creato lui.
X Factor 6
Arriva il turno di Daniele, appartenente alla squadra dei purosangue di Simona, il quale canta “Madness” dei Muse. Non è facile esibirsi con un pezzo così in vista e così alto in classifica, ma l’ossigenato rocker ci riesce alla perfezione. La prova è vocalmente perfetta, e sebbene il brano sia cucito sulla vocalità di Matthew Bellamy, Daniele non imita per nulla quella caratteristica e rende l’esibizione personale, con voce graffiante al punto giusto ed “equalizzata” come lo stesso Morgan la scorsa settimana ebbe da dire. A noi sembra un James Morrison truccato da Billy Joe Armstrong dei Green Day.
Arriva il turno degli Akmé che si esibiscono, come la stessa Arisa dice, in un’opera d’arte visionaria “Voglio Vederti Danzare” di Battiato che per il gruppo rappresenta un cambio di geometrie e di prospettive di canto. I giudici hanno giudizi non molto positivi nei loro riguardi, e se la settimana scorsa il punto di discussione poteva essere un problema di leadership all’interno del gruppo vocale, questa settimana i ragazzi sono risultati poco coinvolti nel significato del pezzo. Morgan sostiene sia venuto meno il surrealismo caratteristico di Battiato, e noi non possiamo che dargli ragione.
Ics chiude il primo turno con una grande esibizione di ” White Lines” di Grandmaster Flash. Il rapper bolognese è un artista completo: balla, canta e scrive liriche del tutto personali che puntualmente inserisce nel brano assegnatogli, dando come risultato una prova di grande bravura e professionalità. Morgan ci tiene a precisare che il suo concorrente non deve essere definito pop star, Ics è una hiphop star, con una personalità opposta a quella pop e che ha tutto il physique du role del rapper. Un pesce fuor d’acqua ma che sa respirare, uno che sta sul palcoscenico come il limone tra le cozze, i complimenti a fine performance si sprecano.
La prima manche si chiude con l’esibizione delle “Wild Card“: Alessandro, Michele, Up3side e Gaya hanno 600 secondi a disposizione per esibirsi e per ricevere un appello dai propri giudici. Grazie ai voti del pubblico ad aggiudicarsi l’entrata a X Factor è Alessandro, rientrato nella squadra di Simona.
I primi ad andare in ballottaggio sono gli Akmé, i quali oltre a non aver convinto i giudici sembra non abbiano convinto nemmeno il pubblico a casa.
Yendry apre il secondo turno cantando “Call me Maybe“, e in un mood del tutto opposto a quello della volta scorsa sembra convincere i giudici, i quali la collocano in quella parte discografica fresca e pop caratteristica dell’ultimo decennio. A detta dei giudici il risultato è elegante e messo più a fuoco.
La seconda cantante a salire sul palco è Chiara, la over di Morgan, con una versione riarrangiata dal suo stesso giudice di “Somewhere over the Rainbow“. Il pezzo viene interpretato alla perfezione da tutti i punti di vista, che dire della nostra preferita? La standing ovation del pubblico parla da sola. I Frères Caos cantano “Crystalised” degli XX, al contrario della band inglese i fratelli strani sussurrano l’intero pezzo, mascherando intelligentemente quelle che sono le loro debolezze. Gli acuti della figura femminile a mio avviso appartengono ancora ad un tono infantile, ma bisogna riconoscere che potrebbero essere un grande prodotto discografico.
Sull’esibizione di Davide con “Iris” dei Goo Goo Dolls c’è poco da dire dal punto di vista dell’esecuzione canora, piuttosto troviamo che sia ancora un po’ troppo rigido e inchiodato al palcoscenico, e gli stessi giudici sembrano condividere questa nostra impressione. Speriamo che Simona accorgendosi di questo piccolo limite del suo pupillo possa porvi rimedio e fare sì che Davide dalla prossima puntata possa convincerci, oltre che per le grandi performance a livello vocale, anche per l’aspetto artistico.
L’ultima a salire sul palcoscenico è Cixi, grande comunicatrice canta un grande comunicatore -dice Elio-, e ci regala una grande esecuzione di “Tutto L’amore Che Ho” di Lorenzo Jovanotti. Nulla da dire sulla qualità dell’esecuzione, ma forse la sedicenne ha bisogno di cantare altro, come tutti i giudici sostengono. La seconda manche vede meno votati i Frères Caos, secondo gruppo in ballottaggio per il giudice Arisa.
I grandi artisti di questa settimana sono i Club Dogo che si esibiscono con Il Cile e con un Giuliano Palma in grande forma, capace di far ballare anche Simona. ( compito non difficile a detta di Morgan). A contendersi il palco di X Factor sono due gruppi vocali: gli Akme si esibiscono in una perfetta “Emozioni Di Settembre” e i Frères Caos “Rumor has it“.
Per il brano a cappella il trio sceglie “Hide and Seek” e il duo strambo “Mi sono innamorato di te“. Arisa è molto scossa da questo ballottaggio, magari si incolpa di un insuccesso dei due gruppi, riconosce di non aver dato la giusta identità musicale ai suoi talenti o forse il pubblico non ha compreso il grande lavoro artistico e non di classifica che sta facendo insieme al suo vocal coach.
Dopo una lunga riflessione la cantante sceglie di tenere i Frères Caos, giustificando la loro personalità decisa e il loro percorso spianato, lasciando fuori degli Akme, a detta sua, ancora immaturi. La giuria non fa altro che seguire il consiglio di Arisa, e con diverse motivazioni preferisce tenere dentro i fratelli strambi, decretando gli Akme secondi esclusi dalla competizione.
In sei edizioni di X Factor ci è sembrato di capire che lavorare con i gruppi non è assolutamente facile: hanno un grande lavoro vocale alle spalle, hanno già studiato in maniera “interna” le loro leadership e la loro identità musicale, e sentendosi “manovrati” dalle esigenze del loro giudice perdono di qualità mostrandosi indecisi e poco pronti per il palcoscenico. Quest’ultimo sarà stato sicuramente il caso degli Akme che nei pezzi in gara sono sempre stati piuttosto anonimi, ma nei loro cavalli di battaglia hanno sempre dato prova di grande bravura e capacità vocale. Sarà stata Arisa ad aver sbagliato formula? Saranno state le scelte non molto comuni ad aver confuso il pubblico? Beh l’anno scorso i Moderni sono arrivati in finale ed è la prova che per un giudice basta adottare la giusta formula e il gioco è fatto. A quanto pare il pubblico però ha votato poco i Frères Caos, che già per loro scelta si definiscono sopra le righe e ai quali Arisa sta cercando di dare un carattere differente. Per questa volta sono passati, ma dovranno mettersi d’impegno per convincere il pubblico durante le prossime esibizioni.