Angelo Mai Altrove Occupato, concerti di Roberto Angelini e Afterhours

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Angelo Mai Altrove Occupato
Angelo Mai Altrove Occupato - Foto Pagina Facebook

Dalle 23,59 del 18 Ottobre 2012 l’Angelo Mai Altrove è stato occupato. Dopo mesi di difficoltà ed incertezza, sono piovute numerosissime adesioni da parte di artisti di tutta Italia, alcuni molto noti nel mondo underground. Uno degli storici spazi culturali indipendenti di Roma è stato occupato fino a data da destinarsi e domenica 21 Ottobre alle ore 21.00 ci saranno gli Afterhours che si esibiranno a sostegno degli occupanti. Un’altra importante iniziativa riguarda “I cinque grandi” che richiama gli elementi naturali nella filosofia giapponese ossia terra, acqua, fuoco, aria e vuoto chiamati “GO DAI”. A partire da Venerdì 7 Dicembre, ogni mese, per una volta al mese, il “GO DAI” andrà in scena grazie a cinque importanti direttori artistici diversi per poi giungere ad una rassegna conclusiva che sarà curata niente meno che da Manuel Agnelli. Ancora una volta si assisterà ad una unione profonda di arti, dalla musica, alla pittura, passando per iniziative che coinvolgeranno tutti coloro che sentono il dovere di dare il proprio sostegno alla causa Angelo Mai.

Angelo Mai Altrove Occupato, domenica concerto speciale degli Afterhours

Le questioni da sollevare riguardo all’occupazione dell’Angelo Mai sono molteplici ma, iniziamo proprio parlando grazie alla voce degli Afterhours che ancora una volta si dimostrano essere artisti molto sensibili a cause di questo tipo. Il concerto inizierà alle ore 21.00 di Domenica 21 Ottobre e l’ingresso è previsto con la sottoscrizione di 8 euro; vista la capienza limitata, per assistere al concerto è necessario prenotarsi ed inviare un’email a [email protected] con nome, cognome e numero di prenotazioni (max 3), attendendo poi un’email di conferma. Le prenotazioni verranno accettate in ordine cronologico di ricezione e sono l’unico modo per partecipare al concerto. Attualmente, dalla pagina Angelo Mai di Facebook si apprende che i biglietti per assistere al concerto sono esauriti. Dopo questi brevi dettagli in merito al concerto, passiamo però a scoprire il pensiero della band di “Padania” che così si è espressa a riguardo:

In un momento storico così delicato per la cultura e per gli spazi adibiti ad essa abbiamo scelto un luogo a cui siamo indubbiamente legati da anni, ma la cui vicenda attuale è soprattutto sintomatica della poca attenzione e rispetto delle istituzioni per realtà come questa. L‘Angelo Mai è uno dei molti esempi di spazi autogestiti che da anni cercano con enormi difficoltà di proporre cultura e crearne in proprio. Perderlo significherebbe causare un ulteriore impoverimento per la città di Roma, per i suoi cittadini e per tutto il territorio. Questi luoghi diventano negli anni, quando gli viene concessa la possibilità, delle piccole grandi istituzioni autonome attorno e dentro alle quali molte persone (pubblico, addetti ai lavori, artisti) crescono, si esprimono, si divertono e lavorano. La maggior parte di questi luoghi sono aperti a tutti, per questo la cultura che vi si crea è la più libera e la più vicina all’espressione e all’urgenza comunicativa della gente. Piccoli grandi punti di riferimento. Da salvaguardare. Afterhours

La causa dell’Angelo Mai Altrove Occupato che si trova in Viale delle Terme di Caracalla, 55 a Roma, sta trovando un grande riscontro sia da parte degli artisti ma anche da parte di uffici stampa come la Fleisch che sta sostenendo la causa con dedizione a grande attenzione. Se vi state chiedendo il motivo per cui l’Angelo Mai è stato occupato, di seguito troverete una approfondita spiegazione.

Angelo Mai Altrove Occupato
Angelo Mai Altrove Occupato – Foto Pagina Facebook

Angelo Mai Altrove Occupato, le motivazioni dell’occupazione

Innanzitutto la situazione è giunta ad un livello di esasperazione dopo che, da mesi, il Comune di Roma si è accanito contro l’Angelo Mai, intimando con prepotenza la chiusura. L’amministrazione di Roma in tutto questo periodo ha chiuso ogni tipo di dialogo e, le parole che si leggono dal comunicato sull’occupazione dell’Angelo Mai sono quanto più chiare possibili. Dopo continue minacce e una chiusura di dialogo, artisti, musicisti, compagnie, professionisti e lavoratori assieme a molti altri cittadini che hanno visto crescere ed animare l’Angelo Mai in questi anni hanno deciso di procedere in una forma di occupazione.

L’Angelo Mai è un centro di produzione indipendente cresciuto in totale assenza di finanziamenti pubblici e a costo zero per i contribuenti; da tre anni si sostiene attraverso le consumazioni e le sottoscrizioni all’ingresso. Un vero e proprio miracolo di spazio autogestito che è una manifestazione palese di quanto la cultura non sia ritenuta importante, da parte delle istituzioni pubbliche italiane.

Sono tante le adesioni che arrivano da artisti di tutta Italia e molte le  iniziative già previste per i prossimi giorni. Sul sito internet ufficiale dello spazio vi è già tutto il programma delle prossime manifestazioni ma di seguito vi proponiamo gli appuntamenti più rilevanti:

  • Sabato 20 Ottobre: ore 22: concerto di Roberto Angelini, presentazione del nuovo disco “Phineas Gage”
  • Domenica 21 Ottobre: ore 21: concerto degli AFTERHOURS
  • Mercoledì 24 Ottobre: ore 21: Alvin Curran (Usa) dirige Ottobre Orchestra
  • Venerdì 26, Sabato 27 e Domenica 28: ore 21: Fanny & Alexander | Discorso grigio

Inoltre, da Dicembre a Maggio si svolgerà il Go Dai Fest, di cui abbiamo già dato un piccolo accenno prima, festival nato da un’idea di Daniele “Mafio” Tortora e Rodrigo D’Erasmo che ogni mese dedicherà una giornata a un elemento naturale della filosofia giapponese e a un genere musicale e che avrà come curatori d’eccezione volti noti dell’ambiente musicale underground come Fritz Da Cat, Enrico Gabrielli (Der Maurer, Calibro 35), Roberta Sammarelli (Verdena), Xabier Iriondo (Afterhours), Giulio Ragno Favero (Il Teatro degli Orrori). Il festival si chiuderà a Maggio con una rassegna conclusiva la cui direzione artistica sarà curata da Manuel Agnelli.

In conclusione, di parole se ne sono già dette tante. L’idea che uno dei circoli culturali di riferimento di Roma ma anche dell’Italia intera rischia la chiusura dovrebbe portarci tutti ad una riflessione. Leggere e apprendere la voglia di resistere, i progetti, gli artisti che stanno facendo sentire la propria presenza e aiuto è sicuramente una dimostrazione di quanto di positivo ci sia, a dispetto delle istituzioni che ancora una volta si dimostrano essere totalmente fuori tempo e prive di qualsiasi tipo di intelligenza.

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