Morgan e Tyson: per la RAI due pesi e due misure?

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Morgan
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Non si placano le bufere suscitate dall’intervista di Morgan a Max, nel quale il cantante ha ammesso la sua dipendenza dal crack (peraltro giustificandone in qualche modo l’utilizzo). L’intervista incriminata ha provocato la reazione dei vertici Rai, che quasi alla vigilia del festival di Sanremo, avrebbero deciso di escludere l’ex Bluvertigo della kermesse. Nel gioco di smentite e ripensamenti il cantante ha inizialmente ritrattato le sue dichiarazioni, per poi ammettere di avere un problema di dipendenza ma di stare seguendo un percorso di recupero. Sembra anche che i dirigenti RAI potrebbero ripensarci e decidere di riammettere Morgan al festival, previa dichiarazione di pentimento. La Rai avrebbe anche trovato chiesa e parroco per accogliere il mea culpa e dare l’assoluzione: stasera (4 Febbraio) Morgan sarà infatti ospite di Vespa a Porta a Porta, dove sarà probabilmente obbligato a percuotersi il petto.
Il comportamento perbenista e bacchettone della Rai suscita molte polemiche, forse ancora di più che l’ammissione di colpa di Morgan (del resto, anche senza che lo ammettesse: chi non immaginava che i suoi comportamenti sopra le righe fossero “aiutati” da una chimica non naturale?). L’Osservatorio Antiplagio fa notare come pochi giorni fa la stessa RAI abbia invitato ad un suo programma in prima serata, “Ballando con le stelle” niente meno che Mike Tyson. L’ex pugile, ormai quasi più famoso per i suoi eccessi violenti, oltre ad essere( stato?) un dipendente dalla cocaina ha anche sulle spalle una condanna per stupro.
Come si legge nel comunicato emanato dall’Osservatorio Antiplagio : “non si comprende quindi il motivo per cui la Rai non abbia usato la stessa severità con l’ex pugile newyorkese che tra l’altro, per la partecipazione a “Ballando con le stelle”, è stato pagato con il denaro dei contribuenti: la cifra si aggira intorno ai 500 mila euro“. Inoltre, fa notare lo stesso comitato, proprio Mike Tyson è stato ospite a Sanremo nel 2005, accolto da Paolo Bonolis che lo ha elogiato, evitando accuratamente di parlare dei suoi poco nobili trascorsi giudiziari. L’ipotesi del comitato è che la RAI abbia adottato la linea della durezza con Morgan per favorire qualche cantante in lista d’attesa al quale era stata promessa la partecipazione al Festival di Sanremo.
La nostra opinione è più semplicemente che la Rai abbia paura che l’edizione di Sanremo 2010 sia un flop, viste le numerose defezioni che continuano a fioccare. Creare polemiche che vanno a riempire le prime pagine di tutti i giornali può servire a tenere alta l’attenzione su una manifestazione piuttosto scialba che altrimenti rischierebbe di passare quasi inosservata.

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