Esce oggi il primo capitolo della trilogia firmata Green Day: “¡UNO!“, disponibile nei negozi e in digitale, arriva però all’indomani della diffusione di notizie poco entusiasmati sul frontman del gruppo. Billie Joe Armstrong infatti è pronto ad entrare in un rehab per disintossicarsi dall’abuso di sostanze stupefacenti che lo scorso 21 Settembre, durante la performance della sua band all’iHeartRadio Festival di Las Vegas, l’aveva portato ad uno scatto di rabbia apparentemente seguita al poco tempo concesso alla performance: Bili Joe dopo una furiosa invettiva davanti al pubblico presente aveva spaccato la chitarra con cui avrebbe dovuto suonare, sbattendola ripetutamente a terra.
A seguito di quella sfuriata i Green Day erano stati costretti attraverso un annuncio ufficiale a scusarsi pubblicamente con gli organizzatori dell’iHeartRadio Festival: dopo le varie accuse rivolte all’organizzazione dell’evento, infatti i membri dei Green Day hanno ritenuto opportuno chiarire la vicenda parlando dei problemi del loro frontman. “Billie Joe sta per fare sei trattamenti contro l’abuso di stupefacenti”– hanno fatto sapere- “Vorremmo che tutti sapessero che il nostro set non è stato tagliato accorciato da Clear Channel e chiediamo scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi all’iHeartRadio Music Festival di Las Vegas. Purtroppo siamo costretti a rinviare alcune delle nostre prossime apparizioni promozionali”.
Una doccia fredda, per la band e i fan che ne attendevano il ritorno dopo “American Idiot”, che arriva in un momento così importante come l’uscita di un nuovo album e che porterà i Green Day a rinviare concerti e interviste, e toglierà spazio agli impegni promozionali che un progetto ambizioso come quello annunciato dal gruppo californiano richiede.
Nell’attesa di capire come i problemi di Billie Joe influiranno sul cammino della trilogia di “¡Uno!, ¡Dos!, ¡Tré!”, si parte oggi con il primo capitolo anticipato dall’uscita di “Oh Love!”, seguito dai videoclip di “Kill the Dj”, e dall’inedito “Let Yourself Go” e da “Nuclear Family”.
