Rock in Idrho la voce degi organizzatori dopo l’annullamento

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Rock in Idrho 2012
Rock in Idrho 2012

Come già annunciato poco fa, il Rock in Idrho 2012 è stato annullato in seguito ad un forte temporale che ha compromesso sia la sicurezza sia la strumentazione presente sul palco.

Gli organizzatori, dopo un caos generale che si è sollevato in quel di Rho Fiera, hanno scritto e diffuso un comunicato dove a loro avviso la situazione non era gestibile diversamente. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, i pareri in questo caso sono davvero molto vari ma, questa è la voce ufficiale dell’organizzazione che, magari, sarà in grado di chiarire tutti i dubbi di coloro che hanno vissuto questa scelta di annullare il Rock in Idrho in maniera dubbiosa. L’evento era sicuramente molto atteso da parte del pubblico e l’amarezza provata dai presenti è di certo giustificabile; per dare il quadro degli eventi più chiaro possibile riportiamo di seguito il comunicato ufficiale del Rock in Idhro e dell’organizzatore Hub Music Factory.

Rock in Idrho 2012
Rock in Idrho 2012

Di seguito vi riportiamo il comunicato in versione integrale, come diffuso dalla Hub Music Factory:

A causa delle forti precipitazioni che si sono abbattute oggi pomeriggio sull’Arena Concerti di Rho-Fiera durante la manifestazione Rock In IdRho, l’organizzatore, per ragioni di sicurezza ha deciso di annullare la manifestazione.

Intorno alle ore 17, improvvisamente, un forte vento con picchi di oltre 50 Km/h unito a pioggia battente di estrema intensità hanno costretto il gruppo canadese Sum 41 ad interrompere la propria esibizione e ad abbandonare il palcoscenico. L’intesità delle avverse condizioni meteorologiche ha danneggiato le attrezzature elettroniche, incluso l’anemometro posizionato per legge all’estremità superiore del palcoscenico, e ha iniziato a far cadere le recinzioni che delimitano l’area del concerto.

Nel perdurare del fenomeno atmosferico ci si è resi conto che i danni subiti erano ingenti e sarebbero state necessarie alcune ore per ripristinare una situazione che garantisse la ripresa della manifestazione. Dopo una consultazione con lo staff tecnico, i vigili del fuoco e i funzionari della pubblica sicurezza, è stata presa la decisione finale di sospendere il concerto ed evacuare l’area. La decisione è stata rafforzata anche dalle informazioni pervenute da parte dal centro meteorologico del vicino aeroporto di Malpensa, che informava sull’alto rischio di ulteriori tempeste nelle successive ore serali, di intensità anche maggiore.

“La sicurezza prima di tutto” sono le parole di Alex Fabbro, organizzatore della manifestazione. “La mia maggiore preoccupazione è la sicurezza e l’incolumità del pubblico e del personale di lavoro. Non è più tempo di pensare solo al detto “The Show Must Go On” con quello che i fenomeni metereologici hanno causato recentemente nei festival europei ed americani, per non parlare delle tragedie nazionali”. 

I biglietti saranno rimborsati e tutte le informazioni a riguardo saranno pubblicate da lunedì sul sito www.rockinidrho.com

1 COMMENT

  1. Di seguito la mail che ho inviato all organizzazione del festival. E’ meglio fare un pò di chiarezza possibile solo attraverso la voce di ha partecipato all evento come me. La questione è spinosa soprattutto per quanto riguarda i molti soldi spesi dai partecipanti e la volontà di non partecipare più all evento.
    Ecco la mail.

    Sono solo una dei tanti partecipanti al rock in idrho 2012 che ha perso tanto e guadagnato pò che niente.
    Conscia che questa mail non verrà probabilmente neanche presa in considerazione ci tengo comunque a farvi notare, come stanno facendo in queste ore molte persone soprattutto attraverso i social network, la vostra totale incapacità di organizzazione del concerto di ieri, 21 luglio. Non mi interessa chi abbia preso la decisione dell annullamento ritenendovi tutti colpevoli (staff del rockinidrho e agenzia hubmusicfactory più forze di sicurezza, pompieri, protezione civile o chiunque è stato annoverato nei comunicati come organo decisionale) dell incapacità di gestire i problemi derivanti da un acquazzone durato pochi minuti, cominciando dall incapacità di prevedere questi problemi (essendo l evento atmosferico dato come previsto o probabile dal meteo da giorni) non preparando impianti e strumentazione di emergenza e finendo con il modo in cui è stata data la comunicazione come si trattasse di una sagra contadina piuttosto che di un evento di portata nazionale e non, come dimostrato dall affluenza di pubblico estero. Sottolineo che l annuncio è stato fatto solo in italiano mentre erano presenti interi gruppi di persone provenienti dall estero. Ora, il messaggio era facilmente interpretabile ma una versione in inglese del comunicato sarebbe stata molto appropriata e non serve un esperto in comunicazione per dirlo.

    Trovo ridicolo il fatto che non si sia trovata una soluzione al danno (danno?) ad esempio reperendo nuova strumentazione entro breve tempo, il pubblico avrebbe tranquillamente aspettato anche qualche ora pur di non rinunciare al concerto.

    Trovo altresì ridicolo che non sia stata data alcuna garanzia all uscita dal concerto per quanto riguarda il possesso del biglietto. Molte persone si sono ritrovate col biglietto comprensibilmente completamente fradicio e avranno molti problemi ad ottenere un eventuale rimborso. Una grande manifestazione come questa avrebbe dovuto organizzarsi prima per l evenienza preparando bracciali, timbri o biglietti che potessero essere distribuiti in caso di annullamento in modo da certificare la presenza al festival. Oltretutto, avendo partecipato alle prime due edizioni dell evento nel 2005 e 2006 ricordo bene come fossero applicati braccialetti e timbri a tutti i partecipanti all entrata del festival. Ma non è finita, il trattamento riservato ai poveri avventori dalla comunicazione dell annullamento in poi è stata ancora più ridicola: la ripetuta e severa intimazione ad evacuare l area è suonata decisamente e comprensibilmente stonata a persone che si ritrovavano sotto un sole limpido e 30 gradi centigradi oltretutto alcune completamente ignare dell accaduto essendo nel momento dell acquazzone negli stand a mangiare e bere. Conseguentemente ha dato luogo a tensioni che avrebbero potuto finire peggio di come è andata. Siete stati fortunati a non avere avuto seri incidenti. Avreste dovuto calibrare bene la situazione al momento della decisione. Avete preso quella sbagliata: come appurato da conoscenti e pareri sparsi per i social network quasi nessuno partecipererà alle prossime edizioni di rockinidrho quali che siano le band presenti. La perdita è stata troppo grande. La maggior parte delle persone ha speso dalle 50 alle 100 euro solo nel viaggio senza contare i costi dell alloggio e della permanenza a milano. Hanno inoltre speso parecchi soldi all interno dell Arena stessa. Trattandosi nella maggior parte di ragazzi dal 15 ai 30 anni questi soldi buttati bruciano parecchio. Per non parlare del fatto che una band “altezzosa” come i Rancid in fatto di date europee quasi sicuramente non tornerà in Italia per un altra data. Il nostro paese era già stato evitato nel 2006 durante il precedente tour europeo. Proprio quello che ci voleva.

    Inoltre penso al costo della modernissima Arena Rho e mi chiedo come possa essere così fragile e così brutta e sguarnita. A quanto pare i soldi non fanno la qualità. Dopo averla vista ho rimpianto la stupenda location delle prime edizioni al parco dell Idroscalo.

    Ora, spero che il costo intero del biglietto venga rimborsato a tutti i fortunati che sono riusciti a mantenerlo integro e auspico che vengano trovate soluzioni per tutti gli altri. Riflettete sull errore madornale che avete fatto prima e dopo l acquazzone, in nome della sicurezza e della qualità come da voi riferito, che avrebbe sicuramente e non forse potuto essere evitato. E sperate che qualcuno torni alle prossime edizioni. Pessima figura e pessima pubblicità. Sperando che non sia stata questione di assicurazione. Allora non ci sarebbero parole.

    Una partecipante

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