Gli ultimi giorni sono stati contraddistinti dal dibattito dopo l’uscita di “Framing Britney Spears” e le accuse a Justin Timberlake. Il cantante ha deciso di replicare e mentre accadeva tutto questo, Rihanna ha scatenato un po’ di caos in India, Phoebe Bridgers si è scagliata contro gli incel e sono arrivate nuove accuse contro Marilyn Manson.
1. Justin Timberlake
L’impatto del documentario si è riversato anche su Justin Timberlake. Il cantante non viene descritto benissimo in “Framing Britney Spears” ed è accusato di aver contribuito al declino della popstar. Timberlake, all’epoca, non aveva espresso parole lusinghiere nei confronti dell’ex in un’intervista radio. Inoltre, viene citato il brano “Cry me a river”, con cui Timberlake si sfogava/vendicava per essere stato tradito. Dopo essere stato travolto da milioni di messaggi e accuse, il cantante ha colto la palla al balzo per scusarsi per il comportamento avuto con Britney Spears ma anche con Janet Jackson. Ricordate il famoso scandalo al Super Bowl e il “nipplegate”? “Sono terribilmente dispiaciuto per il periodo della mia vita in cui le mie azioni hanno alimentato il problema, in cui ho parlato a sproposito o non ho parlato quando avrei dovuto farlo. So di non aver fatto abbastanza in quei momenti, so di aver beneficiato di un sistema che giustifica la misoginia e il razzismo. Voglio scusarmi direttamente con Britney Spears e Janet Jackson perché gli voglio bene e le rispetto”. Timberlake ha ammesso l’esistenza di un’industria “malata” in cui ha avuto dei privilegi rispetto alle colleghe e si vuole impegnare per far sì che non accada di nuovo: “Non ho gestito benissimo questa situazione. So che le mie scuse sono solo un primo passo e non cancellano il passato ma voglio prendermi le mie responsabilità e far parte di un mondo che aiuta e sostiene gli altri”.