Dopo la pausa natalizia di The Passenger ritorniamo ad occuparci della nostra rubrica dedicata alle band emergenti presentandovi un artista che sicuramente merita la vostra attenzione; dopo le band che hanno inaugurato il nostro progetto, vi vogliamo far conoscere 4tu, un cantautore che è anche scrittore e che nella sua biografia si presenta come colui che ha scelto una classica Fender di colore fucsia, perché “nera ce l’avevano tutti“.
4tu, quando faceva parte dei Renoir, ha aperto lo Stupido Hotel Tour di Vasco Rossi allo Stadio di Ancona nel 2001 dopo aver vinto il concorso nazionale dedicato a Massimo Riva di Rock Revolution; con i Renoir, il cantautore si è tolto molte soddisfazioni e come lui stesso dice “i Renoir sono stati per 6 anni la mia vita”.
4tu a Giugno 2010 ha pubblicato il primo singolo “Scusami se” programmato in diverse radio locali e non e, proprio quest’anno, il cantautore ha pubblicato tre dischi, uno di canzoni e due di monologhi più tre libri. Sul suo sito ufficiale, raccontandosi, dice di se: “…20 anni sono passati da quando ho preso in mano la mia prima chitarra acustica, un’Eko di quarta mano senza il mi cantino in quanto non ero in grado ne di cambiare le corde ne di accordarla…”.
A Tu per Tu con 4tu
Abbiamo deciso di dedicare spazio ad una mini-intervista proprio con il protagonista di The Passenger di questa settimana. Ecco cosa 4tu ha raccontato a MelodicaMente.
1. Parli di libri e musica ma, 4tu sembra essere quasi un personaggio misterioso, non avendo una nota biografica. Vuoi svelare a MelodicaMente qualcosa di te?
Ciao a tutte e tutti…descrivermi in poche parole per me è difficile dato che non ho il dono della sintesi (con me twitter morirebbe di solitudine..) ho iniziato anni fa..da piccolo giocavo a pallone e mia madre ha pensato bene che dovevo avere anche un hobby intelligente e mi ha messo in mano la chitarra di un mio cugino…me la ricordo ancora, aveva preso talmente tanta umidità che aveva la pancia….(oppure semplicemente da grande voleva fare “l’ovation”…battuta per musicisti). Mi ricordo che per portarmi a lezione mi dava ogni volta delle sorprese che si trovavano dentro alle confezioni di nesquik…con il risultato che noi a casa bevevamo costantemente latte e cioccolato mattino pomeriggio e sera e io, dato che la sorpresa il più delle volte era una specie di slot machine di plastica, ero diventato dipendente dai video poker ancora prima di sapere che fossero…..per disintossicarmi l’unica via possibile era trovare un’altra dipendenza…ed ecco che ho cominciato ad affezionarmi alla musica…tutt’ora devo trovare qualche dipendenza migliore….
2. Hai ironizzato sul fatto che le tue registrazioni avvengono home recording o meglio “angolo est del salotto recording con finestra su vista parco tossici”. Ti piace realizzare i tuoi pezzi in totale solitudine oppure ti piacerebbe registrare in uno studio di registrazione vero e proprio con la strumentazione adatta?
Per anni ho fatto parte di un gruppo musicale, i Renoir, con cui abbiamo fatto molte cose importanti… (aperto un concerto di Vasco Rossi, suonato in tutta italia, singoli in diverse radio nazionali, anche radio deejay,) tra cui due dischi registrati ad Arcore…(un piccolo paesotto sconosciuto ai più famoso appunto per aver dato i natali….a “ovunque almeno” e “verso vega” i nostri due dischi appunto…il bunga bunga è arrivato molti anni dopo purtroppo, altrimenti altro che serate in un albergo a mezza stella a guardare patetici film di blockbuster…avremmo passato le nottate a cercare di imbucarci nel villone..)..perché per dire che le mie esperienze professionali e serie le ho fatte….io penso che lo scopo di tutto sia essere felici.stop. e io quando mi metto nell’angolo del salotto recording con la chitarra e sento nascere qualcosa beh…..lo sono…il resto sono cose inutili che vanno bene a 20 anni…dopo capisci che l’amore per la musica va oltre ad avere un disco di successo o passare in radio…capito questo la strada è in discesa….ed è con il sorriso che ti dico che sto in caduta libera!
3. L’ultima tua pubblicazione è “D’Estate”, giusto? Ci racconti qualcosa dei tuoi lavori discografici, dal già citato “D’Estate” passando per “I Monologhi, Vol.1” e “I Monologhi, Vol.2” toccando “Ad est dei miei sogni”?
Premessa su dischi…sul mio facebook personale cerco di limitare al massimo i musicisti (spiego meglio..a meno che non siano anche miei amici veri…non voglio musicisti tra i miei contatti..), questo perché non voglio leggere discorsi sul mercato discografico, sulle major, sulle etichette indie, sulle strategie di vendita…sugli esclusi di sanremo…etc etc…li facevo anch’io quei discorsi quando avevo 16/17 anni (e la trafila sulle varie fregature l’ho fatta tutta…mi ricordo di un viaggio con un mio amico in treno per andare a parlare con uno che aveva lavorato nel primo disco di quel cantautore di serie c come aiuto al fonico di sala etc etc e aveva sentito la nostra cassettina…..risultato? voleva 5 milioni per un singolo..)…e già allora era patetico…ma almeno avevano un minimo di corrispondenza nel reale..c’era un fermento….insomma, si vendeva ancora qualcosa. Adesso è morto tutto, semplice e ogni stato ha l’X factor che si merita…perché ho fatto questa lunghissima premessa?
Per dire che per me il disco (anzi tutti i miei dischi) altro non sono che una raccolta di canzoni già edite che ho fatto sentire e risentere su youtube …come era negli anni 60 quando prima si facevano i singoli e poi si raccoglievano tutti dentro a un disco…e ovviamente ne ho venduti pochi..come tutti del resto! Solo che pochi hanno il coraggio di ammetterlo….in compenso tanti mi dicono: “sai mi piace proprio la tua musica, ho anche scaricato da youtube gli mp3 per mettermeli in macchina…”, Mi ha sempre fatto ridere quando sentivo i discorsi del tipo “i cd costano troppo!! ecco perché non li compriamo..”. Poi quando hanno abbassato i prezzi: “c’è solo una canzone bella su un disco, il resto sono fuffe….ecco perché non compriamo i cd”; poi è arrivato itunes e la possibilità di comprare canzoni singole e: “eh, ma ..ma…a me piaceva quando c’erano i dischi..quando si apriva la copertina e si leggevano i testi…quando si sentiva l’odore della musica.
Insomma la gente sarà contenta solo quando per decreto ministeriale la musica sarà gratis!! Stop. (A proposito…dicono comunque che quando viene fatto un grande disco questo vende mettiamo caso ADELE, ecco ci sarebbe da parlarne ore su questi fenomeni; sono eccezioni e una volta la normalità erano grandi dischi per grandi gruppi adesso ci sono le tribute band che li portano in giro …non aggiungo altro) è andata così e bisogna adeguarsi, ecco perché ragione non tanto ad album ma a raccolte quando ho un tot di canzoni o monologhi. Ammetto che ho divagato un bel po’, ma penso una cosa: quello che sono si può tranquillamente leggere nella biografia, nel mio sito oppure in tutti i “socialcosi” presenti su internet. Quello che penso, ecco cosa vi ho mostrato….
“D’Estate” & “Ad est dei miei sogni”: l’ascolto e il commento
Una poesia in musica oppure musica in poesia; come si può leggere anche sul sito ufficiale di 4tu, musica e libri sono mischiati, quasi uniti assieme a monologhi che sembrano essere la congiunzione finale. “Ad est dei miei sogni” è un disco completo e come ci ha raccontato lo stesso 4tu, una raccolta di brani già presentati mediante iTunes. Undici brani che ripercorrono la storia musicale di 4tu, un personaggio che ha avuto la forza e la capacità di crescere, indipendentemente dai meccanismi del mercato. Assieme a “Ad est dei miei sogni” vogliamo menzionare anche “D’Estate” cd “singolo” che contiene appunto il brano omonimo e “Romantico”. Augurandovi buon ascolto alla scoperta di 4tu concludiamo con i principali contatti dove potrete ascoltare, condividere e scoprire tutto il lavoro musicale del cantautore. Al prossimo appuntamento con The Passenger! Buon ascolto e buona scoperta!
Presenza Web:
- L’ascolto dei brani su YouTube
- Profilo Facebook
- Profilo Twitter
- Sito Ufficiale
bellissima intervista! bravissimo cantautore e ovviamente ottima musica!
bellisima intervista, musica ok
bellissimi brani e intervista
sarò banale, ma non cambiare un briciolo di te, l’autenticità di quello che sei è la tua specialità quando ti esprimi.