La sua prematura scomparsa ha lasciato una grande ferita nel cuore della musica internazionale, e oggi, 14 Settembre 2013, si ricordano tante cose, come se Amy Winehouse non fosse mai andata via e avesse compiuto 30 anni.
La grande cantante londinese purtroppo colpita dalla maledizione dei 27 è come se all’età adulta non avesse mai pensato come una cosa reale, e spenta ancora nel pieno di una giovinezza fatta di esagerazioni e poco controllo, noi la ricorderemo in eterno così. Amy Winehouse si è spenta in circostanze che negli ultimi due anni sono state da chiarire, e nonostante la burrascosa questione legata alla stampa di voler rivelare lati oscuri dell’esistenza di questa fragile persona, solo chi le è stato vicino può ricordare il tormento di una vita. Si è spenta a causa di eccessi non retti da un corpo poco forte, si è spenta vittima della solitudine nella quale pensava di essere, e circondata in realtà da affetti che in fondo non l’hanno mai abbandonata.
Camden si prepara ad onorare Amy Winehouse proprio quest’oggi, festeggiandola come è giusto che sia, e rendendole onore con tantissime iniziative a cura di tanti artisti che hanno conosciuto realmente un lato di lei che a noi non è stato possibile scoprire. Di pochissimi giorni fa la notizia che il padre della cantante soul abbia scovato tra alcune registrazioni un suo brano inedito e che lo abbia fatto per caso, proprio in occasione della raccolta materiale per la realizzazione di un album benefico. Non è assolutamente una novità che siano scoperti brani postumi, è capitato per tante star della musica internazionale e di certo Amy aveva numerose iniziative in preparazione. #Amys30 è il nome che racchiude la serie di eventi che si terranno durante tutto il mese di settembre a Londra per omaggiare la cantante di “Back to Black”, per i quali sono previsti tour nei luoghi chiave della vita di Amy, mostre fotografiche e vendite benefiche che devolveranno il ricavato alla “Amy Winehouse Foundation” istituita proprio dal padre Mitch.
Un’esistenza sopra le righe, un talento eccezionale ma una debolezza letale hanno portato la cantante a scomparire dalla musica lasciando un vuoto incolmabile, soprattutto perché si faceva portavoce di un genere quasi sparito dalla giovane discografia. Alla Roundhouse Concert Hall la cantante si è esibita per l’ultima volta e per questo sarà eretta una statua di bronzo per omaggiare tale esibizione ahimè quasi disastrosa. Il sindaco di Camden ci tiene a dire che il suo quartiere ricorderà per sempre la cantante che ha trovato sia una fortuna che una disgrazia in questi luoghi, in quanto culla di spaccio droga e vita dissoluta. Al di là di questo però Camden ha visto la nascita di tantissime figure importanti della musica rock, e Amy non farà altro che rivivere nel ricordo di tutti come la signorina dai capelli strambi e il corpo ricoperto di tatuaggi. La mostra fotografica dedicata alla cantante mostra tutti i momenti più importanti della sua vita nelle sue debolezze e nei suoi sorrisi, nei momenti difficili e nei momenti di gioia, e come ha sostenuto il padre, sono le uniche immagini che ritraggono la realtà delle cose.
Nonostante abbia deciso di lasciar andare al sua esistenza ad eccessi di alcol noi la ricorderemo sempre come la cantante di “Love is a Losing Game“, “Tears Dry On Their Own” e “Rehab“, brano simbolo di una giovinezza vittima della testardaggine e della ribellione.