“Fiore di seta” dei Maxiata, brano che canta il diritto di liberarsi da un coma irreversibile con chiaro, anche se non esplicito, riferimento alla vicenda di Eluana Englaro, esce in pieno periodo di polemiche per la canzone che Povia presenterà a Sanremo sullo stesso argomento, ma è stata scritta lo scorso Febbraio “in tempi non sospetti”, come conferma Luca Caloisi, tastierista del gruppo.
I Maxiata, una giovane band abruzzese, hanno cantato “Fiore di Seta” davanti al padre di Eluana, Beppino Englaro, il 18 ottobre scorso nell’ambito del Festival Mediterraneo della Laicità di Pescara. Al termine dell’esibizione il signor Englaro si è detto commosso per la delicatezza con cui la band ha toccato l’argomento; dal canto loro i musicisti hanno espresso al papà di Eluana gratitudine per aver condotto una battaglia alla luce del sole e sempre nei parametri della legalità.
Il singolo uscirà nei prossimi giorni e anticiperà l’uscita dell’album “Frammenti e colori“. La band, formata da Federico Fontana al basso, David Bonelli alle tastiere, Ferdinando Ferri alla batteria e Giuseppe Costantini alla voce, si è fatta conoscere per il brano “L’Aquila 6 aprile“, scritta all’indomani del terremoto che ha distrutto la loro città.
“Fiore di seta”
“L’Aquila 6 aprile”