Il mondo del pop si priva di un’altra grande icona e il 2016 si riconferma un anno infausto, soprattutto per il mondo della musica, perché ci ha lasciati un altro mostro sacro: Prince.
Si è spento a 57 anni al Paisley Park Estate, la sua residenza in Minnesota, il primo a lanciare la notizia è stato TMZ. Ancora non sono ben chiare le cause della sua morte e la polizia ha avviato le indagini, quel che è certo è che ultimamente Prince aveva avuto dei problemi di salute. Solo venerdì scorso il cantante era stato costretto a un atterraggio d’emergenza in Illinois con il suo jet privato a causa di un malore. I fan si erano subito preoccupati ma per rassicurarli il giorno successivo Prince si era presentato regolarmente sul palco e il suo manager aveva definito il malore una brutta influenza, ma le cose potrebbero essere andate diversamente.
Prince, uno dei grandi del pop internazionale
Al secolo Prince Rogers Nelson, Prince è stato uno degli innovatori della musica pop degli anni Ottanta e Novanta, il suo primo album risale al 1978 e la sua carriera inizia proprio nella sua città natale, Minneapolis. Eccentrico, dal timbro vocale inconfondibile, Prince ha segnato la storia della musica nel 1984, ottenendo un successo planetario con la celeberrima “Purple Rain” e l’omonimo album, secondo Rolling Stone tra i 100 migliori di tutti i tempi e colonna sonora dell’omonimo film, in cui lo stesso Prince ha il ruolo di protagonista, The Kid. Due anni dopo usciva un altro pezzo storico, “Kiss“, conosciuto in ogni parte del mondo. La carriera di Prince è stata caratterizzata da alti e bassi e non da successi sempre validi ma è diventato un’icona della musica pop e vanta collaborazioni importanti, con personaggi del calibro di Miles Davis e Madonna. Nel 2004, anno del successo di “Musicology“, Prince ha festeggiato i vent’anni di “Purple Rain”, suo sesto album ma anche il suo effettivo trampolino di lancio verso il successo.
